Nonna maltrattava nipote 13enne: la donna lo costringeva per ore a stare con la faccia rivolta verso il muro e a mangiare cibi a lui poco graditi. Il minore in questione soffriva di gravi disturbi dovuti alla sua condizione familiare.
La vicenda, riportata per sommi capi poc’anzi, è stata ripresa da Fanpage.it in quanto in questi giorni è arrivata la condanna a tre anni di carcere per la donna 53enne. La sentenza è stata confermata dalla Corte d’Appello di Milano.
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Nonna maltrattava nipote: la vicenda
La vicenda, accaduta sette anni fa, si è verificata in una casa in provincia di Varese: la donna, sempre come riporta Fanpage.it, pare che costringesse il nipote a stare per ore con la faccia rivolta verso il muro e lo obbligava a mangiare dei cibi a lui poco graditi. Il giornale online, poi, scende nei particolari aggiungendo sconcertanti elementi alla vicenda; pare, infatti, che il 13enne venisse bagnato con la canna dell’acqua in giardino. Costretto ad accettare tutto passivamente. Sembra che la nonna, all’epoca dei fatti, gli avesse sequestrato il computer e il cellulare per tutto il giorno.
Trattamento, questo, che non riservava ai suoi due figli naturali e alla sorellina del 13enne. Il ragazzino, insieme alla sorella più piccola, erano stati affidati al nonno paterno, compagno della donna di 53 anni, perché i genitori, all’epoca, non erano in grado di prendersi cura di loro.
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Il riscatto
Il ragazzo, che oggi ha 20 anni, ha trovato poi il coraggio di denunciare le continue violenze, prima ai servizi sociali e poi davanti al giudice di primo grado. La sentenza di tre anni di carcere per la donna è stata poi confermata dalla Corte d’Appello.
In entrambe le sentenze si evince la seguente motivazione:
“Le punizioni inflitte al giovane erano severe, anacronistiche, prolungate e totalmente ingiustificate”.