La cattedrale di Notre-Dame è in fiamme. Notizia devastante per uno dei simboli della Francia e patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1991. La coltre di fumo si è propagata istantaneamente, facendo collassare il tetto della chiesa e la guglia, oltre alla struttura in legno distrutta poco prima che terminasse la giornata. (Leggi anche: Tav, i motivi per fare (o non fare) la Torino-Lione. Vicini a una svolta?)
Incendio di Notre-Dame, una pagina nerissima della storia moderna
Mentre miriadi di immagini mostrano le fiamme aggredire la cattedrale, facendo il giro del mondo, la procura di Parigi ha immediatamente aperto un’inchiesta per individuare i motivi dell’accaduto. Il rogo sarebbe avvenuto attorno alle ore 18:50. Circa 400 pompieri sono stati impiegati per domare il vasto incendio, spento soltanto nella tarda nottata. Gli addetti ai lavori indicano il restauro in corso come causa del rogo che ha distrutto Notre-Dame.
L’origine delle fiamme potrebbe identificarsi nei lavori iniziati quattro giorni prima, che almeno hanno permesso a gran parte delle opere all’interno della cattedrale di essere già in salvo al momento dell’incendio.
Notre-Dame: la cronaca dei soccorsi
L’intervento dei pompieri nelle prime ore dell’incendio si è rivelato non efficiente, soprattutto perché la struttura è molto alta (130 metri di lunghezza e 35 metri di altezza sotto le volte) e quindi il getto d’acqua non arrivava nei punti più caldi del rogo. Però purtroppo tanti oggetti sacri sono ancora a rischio. Miracolosamente salvi la croce e l’altare. Al sicuro anche il Tesoro della Cattedrale, fatto in gran parte da simboli della cristianità come un pezzo della croce di Cristo.
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