Notre Dame de Paris interdetta al pubblico dopo il devastante incendio del 15 aprile 2019 ha riaperto al pubblico l’8 dicembre 2024. Noi siamo stati a visitarla e il restauro dell’opera architettonica fa rivivere l’arte gotica in tutto il suo splendore. Dopo oltre cinque anni di intensi lavori i risultati sono impressionanti. Il presidente francese Macron ha definito gli interni “sublimi”. Ci vorrà ancora qualche anno affinché il restauro degli esterni sia completo ma già così la Cattedrale rapisce gli occhi e i cuori di fedeli e “profani”
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Notre Dame de Paris: simbolo di rinascita e resilienza
La cattedrale gotica per eccellenza risorge dalle sue ceneri, ancora una volta, dopo un devastante incendio. La notizia drammatica arrivò come un fulmine a ciel sereno il 15 aprile del 2019. Dopo soli 5 anni Notre Dame riapre al pubblico e ai fedeli. La data scelta, l’8 dicembre, è fortemente simbolica essendo il giorno dell’ “Immacolata concezione”. Prima di riaprire, il 7 dicembre, è stata svolta una cerimonia inaugurale dove sono state invitate alcune delle personalità pubbliche più importanti del paese e non solo. Tra di esse anche il presidente francese Emmanuel Macron che ha messo in risalto la maestosità sublime degli interni completamente rimessi a nuovo. Certo, l’opera per essere rimessa completamente a nuovo avrà bisogno ancora di almeno un anno di lavori. Le guglie e le due entrate laterali, le più maestose, non sono ancora accessibili, ma il colpo d’occhio dell’ingresso e delle due navate laterali è mozzafiato
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Il restauro del secolo
I lavori di ricostruzione sono stati importanti e complessissimi. Hanno coinvolto migliaia di artigiani e specialisti del settore tra i quali anche un architetto italiano, Carlo Blasi. I lavori si sono concentrati maggiormente sulla guglia crollata e sulla copertura in legno che ha “scoperchiato” l’imponente monumento medioevale. Per quello che viene definito il “restauro del secolo” è stato utilizzato un pregiatissimo legno di quercia francese nel tentativo di rispettare la storia e l’integrità dell’opera originale il più possibile.
Alcuni degli aspetti maggiormente attenzionati sono stati il consolidamento delle volte in muratura; il recupero delle iconiche vetrate istoriate e la pulizia delle pietre calcaree. Proprio quest’ultimo aspetto è quello che probabilmente cattura di più l’occhio. Chiunque abbia visitato Notre Dame prima dell’incendio si è trovato di fronte una cattedrale molto scura. Ebbene, dopo la pulizia delle pietre calcaree ha reso al mondo lo splendore originale della chiesa gotica che risulta oggi essere particolarmente chiara e luminosa
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L’UNESCO ha seguito i lavori passo per passo
Sin dal primo giorno dopo il devastante incendio l’UNESCO ha iniziato a seguire con grande attenzione il restauro del secolo. Il comitato del Patrimonio Mondiale ha esaminato per ben tre volte lo stato dei lavori. Ha confermato il pieno rispetto dell’ “Eccezionale valore Universale del sito”. Come dimostrano le parole al miele di Audrey Azoulay, Director-General dell’UNESCO:
“L’emozione mondiale suscitata dall’incendio di Notre Dame de Paris nell’aprile 19 ha ricordato il ruolo centrale svolto dal patrimonio nelle nostre società e nei cuori di ognuno. Qesto restauro all’avanguardia, frutto di uno sforzo collettivo mondiale e dell’uso di molte competenze tradizionali francesi, ha permesso a questo capolavoro di riacquistare tutto il suo splendore. Si tratta di una dimostrazione abbagliante dell’attaccamento universale al Patrimonio dell’Umanità”
Sempre l’UNESCO ha annunciato che a partire dal 2025 si lavorerà per far tesoro e valorizzare le lezioni apprese durante il restauro della cattedrale
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In cosa consistono i lavori svolti in Notre Dame?
L’incendio devastante accorso alla cattedrale ha spinto a una serie di riflessioni che hanno portato a dei lavori specifici. Il progetto infatti non si è limitato al semplice restauro. Sono state introdotte anche degli avanzati sistemi di sicurezza per difendere l’opera dal fuoco. Sono state istallate capriate tagliafuoco; termocamere nelle aree a maggior rischio; impianti di nebulizzazione dell’acqua ad alta pressione; un sistema automatico di rilevamento incendi. Infine è stato applicato un sistema di aspirazione che monitora costantemente la qualità dell’aria.
Il costo complessivo degli interventi di restauro ammonta a circa 700 milioni di euro mentre le donazioni private hanno abbondantemente superato questa cifra arrivando a circa 850 milioni. I soldi in disavanzo saranno utilizzati per completare il restauro degli esterni. Le due entrate laterali infatti restano ancora interdette al pubblico e non è ancora possibile salire a visitare le torri. Ciò nonostante il colpo d’occhio è impressionante e spezza il fiato a tutti i visitatori
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