La recente proposta di un nuovo lockdown nazionale ha spaccato in due il mondo degli esperti. Si sta ricominciando a parlare di una chiusura totale di almeno un mese. Sale infatti la preoccupazione per la diffusione delle varianti del Coronavirus. A sostenere l’idea è stato in primis Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma e consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza. Tuttavia molti esperti non sono d’accordo con questo eventuale provvedimento.
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Nuovo lockdown: il NO di Burioni


Esprime il suo dissenso su Twitter Roberto Burioni, il virologo e docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Il professore ha commentato un nuovo studio israeliano che conferma un’efficacia del 94% dopo 2 dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech. E scrive: “Una cosa vi dico: è molto difficile per un vaccino avere un’efficacia sul campo maggiore di questa. Adesso sbrighiamoci. Il problema non si risolve con le chiusure che servono solo a guadagnare tempo. Si risolve con il vaccino”.
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Nuovo lockdown: i pareri contrari di Bassetti e Vaia
Anche Francesco Vaia, il direttore sanitario dell’Istituto Lazzaro Spallanzani, ha dichiarato: “Non si tratta di aggravare le misure anti-Covid, ma di applicare con severità quelle che già abbiamo. Un lockdown severo non serve, ma occorrono chiusure chirurgiche”. Ha poi aggiunto in un post su Facebook: “Voglio dire un no netto e chiaro all’utilizzo delle varianti come ‘clava politica’. La scienza sia sempre libera da interessi economici e politici”.