Nutella verso il plastic free: tutti gli imballaggi saranno sostenibili

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Nutella biscuits

La plastica e il suo smaltimento sono un problema globale, per il quale le politiche ambientali mondiali stanno cercando una soluzione. Una piccola svolta arriva dall’azienda italiana Ferrero. L’azienda produttrice di Nutella, crema spalmabile di fama mondiale, ha dichiarato che entro il 2025 renderà tutti gli imballaggi per il 100% riciclabili o riutilizzabili. Un contributo che conferma l’impegno di Ferrero verso il pianeta e chi lo abita.

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Nutella: plastica addio, il nuovo progetto dell’azienda

nutellaNutella manifesta da anni il suo impegno per l’ecosostenibilità. A seguito dello scandalo riguardante l’olio di palma, da cui l’azienda uscì a testa alta smentendo tutto, la Ferrero prosegue l’impegno per le pratiche agricole sostenibili e per la sostenibilità ingrediente per ingrediente.

Il leitmotiv aziendale “Responsabilità sociale” è affiancato, ora, da una nuova svolta green, che arriva con la firma delNew Plastics Economy Global Commitment, con la quale l’azienda produttrice di Nutella si impegna entro il 2025 a rendere i suoi imballaggi al 100% riutilizzabili, riciclabili e compostabili. Nutella ha deciso, ancora una volta, di partecipare attivamente alla lotta contro l’inquinamento.

Il New Plastics Economy Global Commitment, guidato dalla fondazione Ellen MacArthur, sottoscrive un impegno a livello globale che ha il fine di ridurre l’utilizzo della plastica entro il 2025. A contribuire al cambiamento saranno tutti i firmatari dell’iniziativa: diverse imprese e governi hanno aderito a una serie chiara di obiettivi da compiere. Obiettivi che saranno rivisti ogni 18 mesi e che, nel tempo, diventeranno sempre più ambiziosi.

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Plastica e aziende: cosa succede al nostro pianeta

PlasticaDiverse aziende, supermercati o negozi, producono, mettono in commercio e cestinano una grossa quantità di plastica. Alimenti confezionati, bevande, prodotti igienici, imballaggi vari e altro ancora ne sono l’esempio lampante.

A partire dagli anni ’50, secondo il sito della Onlus Greenpeace, sono stati prodotti oltre 8 miliardi di tonnellate di plastica. Un numero che fa spavento e che costringe a riflettere sulle ripercussioni ambientali. Riciclare non sembrerebbe essere dunque la sola e unica opzione di riscatto. Proprio per questo, con le proteste di cittadini, attivisti e alcuni governi, si sta correndo ai ripari.

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I nuovi punti della direttiva ambientale 2019/904

La nuova direttiva UE 2019/904 ha trattato la riduzione dell’incidenza dei prodotti di plastica sull’ambiente. Lo scopo è promuovere nuovi approcci che privilegino sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici. I punti salienti delle nuove modalità operative sono:

  • Misure necessarie per la riduzione del consumo;
  • Requisiti dei prodotti e di marcatura;
  • Profili di responsabilità estesa dal produttore;
  • Indicazioni raccolta differenziata;
  • Messa in atto di misure di sensibilizzazione;
  • Sanzioni che gli Stati membri dovranno applicare.

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