Omicidio Agitu Gudeta, il collaboratore ghanese confessa: “L’ho uccisa io”

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Omicidio Agitu Gudeta
Foto dal profilo Facebook ufficiale "La Capra Felice"

Omicidio Agitu Gudeta: è arrivata nella notte tra il 29 e il 30 dicembre la confessione del collaboratore ghanese. È stato Adams Suleimani, di 32 anni, ad uccidere la donna. L’arresto è avvenuto nelle scorse ore grazie all’intervento dei Carabinieri di Borgo Valsugana. Secondo gli inquirenti, la motivazione della tragedia sarebbe legata a delle questioni economiche. Agitu avrebbe compiuto 43 anni il 1° gennaio.

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Omicidio Agitu Gudeta: storia di una ragazza etiope arrivata in Italia nel 2010

Omicidio Agitu Gudeta
Foto dal profilo Facebook ufficiale “La Capra Felice”

Agitu Gudeta è arrivata in Italia nel 2010, all’età di 22 anni. È scappata dall’Etiopia per problemi legati all’accaparramento dei terreni. Il governo etiope vendeva enormi pezzi di terra, a poco prezzo, alle multinazionali. Questo si ripercuoteva sia sull’ambiente, sia sull’identità dell’Etiopia, che da sempre vive di agricoltura. Sono nati così dei movimenti di protesta, di cui faceva parte la stessa Agitu. Tuttavia, in un paese in cui non c’è democrazia, il Governo militare ha risposto alle rivolte con il fuoco aperto. Ad Agitu arrivò un mandato di arresto, che la costrinse a scappare in Italia e a rifugiarsi in Trentino.

La scelta di recarsi a Trento risiedeva nel fatto che, all’età di 18 anni, vi era già stata grazie ad una borsa di studio. E proprio tra i monti del Trentino, in Val dei Mocheni, ha creato “La Capra Felice”. È un’azienda realizzata per il recupero delle terre abbandonate e la custodia delle razze rustiche locali. Inoltre, grazie all’allevamento delle capre, veniva prodotto del formaggio con certificato biologico. L’azienda ha avuto anche dei ragazzi stagisti, presenti sia per lo scambio di manodopera che per la formazione lavorativa.

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Omicidio Agitu Gudeta: il ritrovamento del corpo senza vita

Omicidio Agitu Gudeta
Foto dal profilo Facebook ufficiale “La Capra Felice”

Omicidio Agitu GudetaAgitu viveva da ormai 10 anni in Trentino. Sin dagli inizi, era diventata un importante simbolo di integrazione. È stata trovata deceduta in casa, in Val dei Mocheni. Proprio qui, nel paese di Frassilongo, aveva realizzato l’azienda agricola “La Capra Felice”. 

L’allarme è scattato dopo che Agitu non si è presentata a un appuntamento. È stata ritrovata senza vita poco dopo le 18. Ad aver ucciso la donna è stato il 32enne Adams Suleimani. Il ghanese, che in passato ha lavorato per l’azienda, ha confessato nella notte ed è stato arrestato dai Carabinieri di Borgo Valsugana.

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Omicidio Agitu Gudeta: il movente di Adams Suleimani

Omicidio Agitu GudetaAdams Suleimani ha confessato ai Carabinieri di aver ucciso Agitu Gudeta nella sua abitazione di Frassilongo, in Val dei Mocheni, il 29 dicembre. Il 32enne ghanese, in precedenza, è stato un collaboratore della donna e si occupava del pascolo delle capre. Abitava al primo piano della stessa abitazione in cui risiedeva Agitu.

Stando agli inquirenti, il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a delle questioni economiche. Suleimani, infatti, ha ribadito di non aver ricevuto uno stipendio e ciò avrebbe portato prima ad una forte lite e poi all’omicidio. La donna è stata colpita da alcune martellate che le hanno provocato un trauma mortale alla testa. Subito dopo, ancora agonizzante, è stata violentata.