Omicidio Palermo, una lunga conferenza stampa è stata tenuta dal procuratore della Repubblica di Termini Imerese per delucidare su quanto accaduto.
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Omicidio Palermo: le torture e il triplice omicidio
La strage succede in provincia di Palermo tra il 10 e l’11 febbraio. A chiamare il 112 è lo stesso assassino marito e padre delle vittime. Sono tre i corpi che gli agenti trovano nella casa. Uno appartiene alla moglie dell’uomo, e i due figli di 15 e 5 anni. L’unica sopravvissuta alla strage è la figlia di 17 anni. In seguito alla scoperta dell’omicidio iniziano le ricostruzioni tramite gli interrogatori. La 17enne in particolare svela la sua partecipazione alle torture dei suoi familiari, con la giustificazione che fossero impossessati dal demonio. “I demoni erano i casa da anni e si erano impossessati di mamma e di Kevin che dovevano essere liberati”.
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Omicidio Palermo: la conferenza stampa della Polizia
L’autopsia sui corpi servirà a confermare la dinamica dell’omicidio e le torture a cui le tre vittime erano sottoposte nelle mura domestiche. Torture che la stessa 17enne ha confessato fossero riti di esorcismo per i suoi familiari. Alla conferenza stampa gli inquirenti hanno cercato di riordinare la dinamica dei fatti. “Era giusto avere questo momento per informare l’opinione pubblica di una terribile tragedia in cui hanno perso la vita Antonella, Kevin ed Emanuel. Vedere a pochi metri di distanza il cadavere di un 15enne e di un bimbo di 5 anni in quelle condizioni non è uno strazio che è possibile raccontare senza emozionarsi”.