Omicidio suicidio Sassuolo minacce: una strage ai limiti dell’immaginario umano. Nabil Dhahri ha ucciso quattro persone appartenenti alla propria famiglia, per poi togliersi la vita. A dire il vero, non erano più un unico nucleo familiare; l’uomo si era da poco lasciato con la moglie. Non avendo accettato la fine della relazione, ha compiuto più di un gesto estremo. Ora la città di Sassuolo è affranta nel lutto cittadino.
Omicidio suicidio Sassuolo: la scoperta della strage
Accecato da una relazione ormai spezzata, Nabil Dhahri ha accoltellato e ucciso l’ex moglie Elisa Mulas, poi Ismaele e Sami (figli di rispettivamente 2 e 5 anni) e infine la suocera, Simonetta Fontana. Il dolore l’ha poi spinto verso il suicidio. Lo sconvolgente ritrovamento è avvenuto a distanza di poco tempo dalla strage. Nessuno era andato a prendere a scuola un’altra figlia della donna, una ragazzina di undici anni. La segreteria scolastica aveva tentato di contattare qualcuno in casa ma, non ricevendo risposta, ha dato l’allarme. Sul luogo del delitto si è precipitato il fratello di Elisa, scoprendo i cadaveri e contattando immediatamente la Polizia. L’unico sopravvissuto in quella casa è il bisnonno. Si trovava in camera da letto poiché in condizioni di salute precarie.
Omicidio suicidio Sassuolo: le minacce negli audio
La follia dell’uomo era ben nota a Elisa Mulas, la quale aveva dovuto subire dei maltrattamenti mentre era incinta. Lui al tempo era stato condannato a otto mesi di carcere, poi prescritti. Intimidita, poche settimane fa si era rifugiata presso l’abitazione della madre. Con lei, i suoi preziosi figli. Ma il tormento non si era mai interrotto, bensì intensificato. La Polizia si è subito adoperata per analizzare i rilievi sulla scena del delitto. Nel frattempo, un’amica di Elisa si è fatta avanti per rilasciare una testimonianza scioccante. Era, difatti, a conoscenza delle minacce che l’uomo indirizzava all’ex moglie. Quando lo aveva finalmente lasciato, Nabil Dhahri aveva iniziato a mandarle dei messaggi vocali. “Ti uccido”, diceva. E l’ha fatto.