Omicidio Willy, la madre dei fratelli Bianchi intercettata al telefono con i suoi figli. Ciò che principalmente emerge dalle intercettazioni è il suo disinteresse verso l’omicidio. Il ragazzo 21enne venne ucciso a botte dai figli della signora e da altri due amici. Quello che però risalta la donna è il risalto mediatico dei giornali: “Manco se fosse morta la regina”. Così si evince da una telefonata tra lei e i suoi figli.
Omicidio Willy: le intercettazioni tra la madre e i fratelli Bianchi
A poco più di un anno di distanza Willy Monteiro Duarte non trova pace. Il 21enne ucciso a calci e pugni la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 torna a far notizia. La causa è la madre dei due fratelli Bianchi, autori del delitto assieme ad altri due amici. Quest’ultima, intercettata con i suoi figli, avrebbe lamentato del risalto mediatico dato all’omicidio. “Manco se fosse morta la regina” afferma per poi tuonare contro il padre dei due. “Quel poraccio di padrito non tiene coraggio a venì qua, sennò gli pigli l’infarto”. Nessuna parola dunque riguardo l’omicidio, nessun rimprovero. Ciò che si sente in quelle telefonate è solo un’accusa verso i giornali e verso il marito.
Sono quattro le persone indicate come autori del delitto di Willy Monteiro Duarte. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Balleggia. Di questi, i primi tre in carcere da circa un anno. Ciò che è emerso nel corso di questo tempo è il totale abbandono da parte di amici e parenti. Oltre che le minacce e ripercussioni in carcere sui fratelli Bianchi. “Ci sputano nel piatto, ci chiamano infami. Una volta mi hanno messo un chiodo nel dentifricio”. Afferma Marco Bianchi. Mentre Pincarelli sostiene invece che non gli interessi di essere picchiato. Ciò che però risalta è che più volte gli avrebbero intimato di impiccarsi.