Operatrice Sanitaria no vax positiva contagia circa 30 persone in una RSA

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Operatrice no vax positiva infetta 27 ospiti e 3 dipendenti. Succede nella Rsa di Fiano Romano. Se da un lato esiste un problema, risolvibile, dato dai numeri dei vaccini disponibili, dall’altro ne esiste uno, meno gestibile, che è quello dei no vax. Un problema che diventa ancora più grande quando a opporsi alla vaccinazione sono membri del personale sanitario. All’interno della Rsa infatti erano state distribuite le dosi per tutti. Quasi nessun dipendente però ha deciso di vaccinarsi a differenza degli ospiti. Un focolaio quindi che si sarebbe potuto serenamente evitare.

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Operatrice no vax positiva: Il rifiuto dei vaccini e l’esplosione del focolaio

vaccino sputnikNella Rsa di Fiano Romano le dosi c’erano. Potevano essere vaccinati tutti, dagli operatori agli ospiti. La scelta però dei singoli è risultata determinante per l’accaduto. I pazienti si sono quasi tutti sottoposti a vaccino. Almeno due su tre risultano aver ricevuto la prima dose, in minor numero chi ha effettuato il secondo richiamo. Discorso diverso invece per gli operatori socio sanitari che si sono rifiutati in massa. Una scelta che, a distanza di tempo, ha portato al focolaio all’interno della stessa struttura. Un’operatrice avrebbe contagiato altri due colleghi e così il virus si sarebbe diffuso. Scattato l’allarme sono stati tutti sottoposti a tampone e 30 è il numero dei soggetti positivi. Ancora più allarmante è che tra i 27 ospiti, in 15 avevano già ricevuto la seconda dose di vaccino. Risultano invece soltanto 3 i positivi per quanto riguarda il personale sanitario.

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Operatrice no vax positiva: le parole del direttore Roberto Agresti

Vaccino AstraZeneca sicuro, Operatrice no vax positiva,Dalla vicenda, il direttore della struttura di Fiano Romano non ha potuto tirarsi indietro. “Li ho lasciati liberi di scegliere, non potevo obbligarli”, afferma il direttore Roberto Agresti. “Per sensibilizzare tutti, io per primo mi sono sottoposto al vaccino” continua il responsabile della Rsa che poi difende i suoi dipendenti. “Lavorano tutti molto, non mi sento di poter dire loro nulla”.

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Scarica successivamente le responsabilità sul Governo: “Chi lavora in ambienti sanitari dovrebbe essere obbligato a vaccinarsi, ma questa decisione deve prenderla Draghi”. Infine conclude esprimendo le sue preoccupazioni. “Sono cinque giorni che non torno a casa per paura di contagiare la mia famiglia”. L’ultima frecciata però la riserva alla stampa: “I media enfatizzano le morti post-vaccino anziché le 400 giornaliere del Covid, è normale che si abbia paura.”

Un timore che però, chi lavora in una struttura come una Rsa, date le conoscenze, forse non dovrebbe neppure avere.

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