Nonostante le giornate tiepide e assolate, l’estate è giunta al termine, lasciando spazio all’autunno. Con la nuova stagione è attesissimo il cambio d’ora, forse l’ultimo dato le nuove direttive europee. Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, alle ore 03.00, sposteremo le lancette un’ora indietro dando spazio all’ora solare. Voi siete pronti?
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Ora solare, cosa ci aspetta
Mancano meno di due settimane al cambio dell’ora e ai nuovi ritmi che dovremo sostenere. Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2019, alle tre, le lancette si sposteranno un’ora indietro. Ciò significa: più ore di sole almeno di mattina, meno di pomeriggio.
In Italia, l’ora legale è stata introdotta nel 1966. Ha portato un’ora di luce in più nei mesi caldi e un risparmio dell’energia elettrica dello 0,2%. Negli anni sono state sempre maggiori, però, le critiche nei confronti del cambio d’ora, che scientificamente comportano “danni” fisici e psicologici sull’uomo. Veri e propri effetti collaterali, come:
- Sbalzi d’umore;
- Insonnia;
- Mancanza di concentrazione.
Proprio per questo, il Parlamento europeo ha provveduto ad abolire il passaggio dall’ora solare a quella legale. Novità che dovrà essere seguita da tutti gli Stati membri a partire dal 2021. Ogni stato deciderà per sé, stabilendo se tenere l’ora legale o solare, anche se per ora la maggior parte è orientata per l’ora legale. Ciò comporterebbe albe più lunghe, meno ore di luce di mattina e la sensazione di vivere giornate più lunghe.
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L’abolizione del cambio d’ora
L’abitudine del cambio dell’ora è dunque destinata a sparire. Il Parlamento europeo ha infatti deciso di abolire il passaggio tra ora legale e ora solare. La Francia, ad esempio, ha già affermato di voler tenere l’ora legale. Per quanto riguarda il nostro Paese, invece, non è ancora chiaro se l’orario da sfruttare in futuro sarà quello legale o quello solare.
Ad ogni modo, indipendentemente dalla scelta che sarà presa, è chiaro che le cose cambieranno e che le nostre abitudini muteranno e dovremmo adattarci alle novità.
E voi siete pro o contro? Intanto aspettiamo il 27!