Ordinanza De Luca asporto: per il governatore della Regione Campania è vietato consumare dei pasti per strada. Il divieto è sancito dall’ordinanza firmata ed emanata nella giornata di ieri. La sua validità si spalma sull’intero periodo natalizio: festività con consapevolezza e accortezza – ecco la formula magica del Presidente campano.
Ti consigliamo come approfondimento – De Luca: “Buttate a mare i No Vax, che sono una banda di imbecilli”
Ordinanza De Luca asporto: “Vietato fare i cafoni”
Mercoledì 15 dicembre, dunque nella giornata di ieri, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza. Questa è valida dal 23 al 25 dicembre, poi per tutto il 31 e il 1 gennaio 2022. Dalle undici di sera alle cinque di mattina ristoranti e bar hanno il divieto categorico di vendere bevande per asporto. “Bisogna fare controlli a campione, fare verbali o chiudere attività commerciali”, dichiara il governatore. “Così imparano tutti quanti. Quando dico che è vietato l’asporto, significa che le pizze possono essere portate tranquillamente a casa, ma è vietato fare il porcile davanti a bar e pizzerie. Come avviene nei paesi civili. A Barcellona è vietato sempre, non solo per il Covid, per motivi di civiltà. L’obiettivo è impedire di chiudere le scuole e le attività economiche. Ma questo lo raggiungiamo se siamo responsabili. È vietato fare i cafoni, cioè consumare le pizze in mezzo alla strada come i profughi.”
Ti consigliamo come approfondimento – De Luca: “Niente feste in piazza per capodanno in tutta la Campania”
Ordinanza De Luca asporto e non solo: la movida di Capodanno
Per l’occasione De Luca ha voluto ribadire il proprio pensiero riguardante il panorama culturale delle festività imminenti. “Se abbiamo dieci giorni di follia tra Natale e Capodanno e tutti cominciano a fare feste e festini scambiandosi bottiglie di birra e superalcolici, è chiaro che a metà gennaio dovremo chiudere tutto. Mi hanno informato che stanno preparando un sistema di vigilanza nelle strade della movida. Dire facciamo le feste in piazza però controlliamo significa prendersi in giro. A Capodanno non si controlla niente.”