Orientale esami Covid – Se si è positivi gli studenti dovranno posticipare gli esami alla data successiva o alla sessione di settembre. La decisione del rettore dell’Università L’Orientale di Napoli, Roberto Tottoli, di non permettere gli esami a distanza nemmeno a chi è risultato positivo al Covid sta generando non pochi disagi agli iscritti all’Università L’Orientale. Abbiamo raccolto la testimonianza di alcuni universitari. Ci hanno raccontato i problemi affrontati durante la sessione estiva.
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Orientale esami Covid: nessuna deroga nemmeno per i positivi
A sessione avviata però il nuovo picco di contagi in tutta Italia ha inferocito ulteriormente gli studenti. Molti sono risultati positivi e non hanno potuto svolgere gli esami. Altri hanno visto posticiparsi le date perché il professore era positivo. Altri ancora hanno ammesso di essere andati in presenza nonostante la positività. Di queste e molte altre problematiche ci hanno parlato alcuni studenti dell’Orientale.
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Orientale esami Covid: la storia di Serena positiva da un mese
Come Serena in molti non capiscono i motivi che hanno spinto il rettore Tottoli a non permettere una deroga nemmeno per i positivi. Tra gli studenti che abbiamo intervistato diversi giustificano questa decisione come “l’ennesima trovata atta a prolungare i tempi di permanenza degli studenti nell’Università e pagare le tasse da fuoricorso”.
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Orientale esami Covid: la storia di A. studente fuorisede
“La mia sessione doveva iniziare il 20 giugno, il professore positivo al covid sposta il suo appello di 15 giorni. Mi sono dovuto organizzare diversamente. Ho rinunciato a dare un esame per questioni di tempistica. Oggi scopro che sono positivo anche io, per fortuna asintomatico, quindi sono nelle condizioni fisiche per sostenere un esame benissimo da casa, ma non mi è concesso in nessun modo”.
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Orientale esami Covid: la storia di B. positivo ad un esame
Diversi studenti come B. hanno ammesso che se si trovassero nella stessa situazione agirebbero allo stesso modo pur di non saltare l’appello. Questa “disperazione” sembra aumentare tra gli studenti nel mese di luglio. In quanto il salto dell’appello significherebbe inevitabilmente spostare gli esami a settembre. B. definisce la decisione del rettore come estremamente ingiusta. “Non è giusto metterci in questa situazione. Quando si hanno i mezzi e le risorse per dare la possibilità ai positivi di sostenere l’esame a distanza”.
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Orientale esami Covid: la realtà degli studenti fragili
Un punto di vista molto simile ce lo racconta lo studente D., anch’egli soggetto fragile positivo da già di 10 giorni. “Ho una malattia autoimmune ed una patologia rara quindi nonostante le tre dosi sto molto male. Al momento non riesco nemmeno a stare seduto, figurarsi l’idea di andare in sede. Mi mancano due esami alla laurea, ma il primo mi è saltato e con ogni probabilità salterò anche il secondo”. Il quesito di D. è lo stesso di tutti gli studenti con cui abbiamo parlato. “Perché? Cosa costerebbe assicurare per soggetti fragili e positivi perlomeno la possibilità di fare gli esami a distanza?”.
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Orientale esami Covid: la paura di risultare positivi e l’effetto sulla salute mentale
Abbiamo chiesto agli studenti intervistati cosa ne pensassero di alcuni colleghi che si sono presentati agli esami nonostante la loro positività. La risposta è stata quasi unanime: empatia per la decisione presa. “Li capisco, non li giudico assolutamente e li sostengo. A meno che non stia male e sia impossibilitato ad andare in sede, ci andrei anche io da positivo/a senza pensarci due volte”.