Orlando suicida Torino – è questo il drammatico epilogo della vita di un ragazzo di appena diciott’anni. Si è buttato sotto un treno, esasperato dai continui gesti d’odio da parte di suoi coetanei. Orlando era gay, per questo deriso e bullizzato ogni singolo giorno. La madre, straziata dal dolore, ora punta solo a ottenere giustizia.
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Orlando suicida Torino, il fratello: “Era preoccupato da tempo”


Nessun preavviso, nessun segnale d’allarme – Orlando Merenda è uscito di casa dopo aver fatto colazione, per non tornare mai più. Domenica 20 giugno, il giovanissimo è stato travolto dal treno regionale Chieri-Rivarolo alle 14:35. Chi conosceva Orlando, pensa che sia stato un suicidio. Tempo prima, aveva confidato a suo fratello di essere stato preso di mira da delle persone a causa della sua omosessualità. Offese, insulti, mortificazioni e tanto altro – il ragazzo non riusciva più a reggere tutta quella sofferenza. “Era preoccupato e non mi ha fatto i nomi di chi gli faceva del male”, ha dichiarato il fratello, Mario Merenda. “Diceva che queste persone mettevano in dubbio la sua omosessualità.” L’anima di Orlando non sembra aver trovato affatto la pace che desiderava: sui suoi profili social, sono continuate ad arrivare offese dovute dal suo orientamento sessuale. Orlando non era libero di amare chi voleva – e il contrario dell’amore, è la morte.