Padova Palermo non è stata solo una partita. La seguitissima finale di andata dei play-off di serie C di ieri sera ha avuto un retroscena molto importante. Malgrado tremila soli posti occupati dai palermitani, infatti, Padova è stata “invasa” da sciarpe rosanero.
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Padova Palermo: il destino di due città
Palermo e Padova hanno salutato insieme la serie B, nel giugno 2019. Per i padovani retrocessione sul campo, con 31 punti in 36 partite. Per i palermitani, invece, una funambolica radiazione: 63 punti, ridotti a 43 per irregolarità nei conti, tuttora non accertati. Dopo l’esclusione d’ufficio dai playoff, dalla pseudo-giustizia sportiva, l’estromissione dai campionati professionistici.
Una mazzata sia per i biancoscudati che per i rosanero. Per i siciliani una tragedia non solo sportiva: tutto l’indotto lavorativo della US Città di Palermo è finito gambe all’aria. Ricostruzione, lenta ricostruzione. Serie D, con vittoria del campionato in piena crisi pandemica.
Il primo anno di serie C, malgrado l’obiettivo di salvarsi, i rosanero arrivano ai playoff, uscendo nel doppio confronto con l’Avellino. Per il Padova, invece, la sorte è diversa: playoff di serie C fino alla finale. Con l’Alessandria la beffa, dopo due scontri a reti bianche, è arrivata alla roulette dei calci di rigore.
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Padova Palermo: la finale
Playoff “agevoli” per i biancoscudati: inizio direttamente dai quarti, con Juventus under23 e Catanzaro. Per i rosanero percorso più accidentato: l’inizio con la Triestina rievoca la promozione in A di inizio secolo. A seguire la complicatissima partita contro la Virtus Entella, arrivando a 15 minuti dall’esclusione dai playoff. Quindi il confronto con la Feralpisalò, superata in scioltezza.
Anche la gara d’andata tra Palermo e Padova ha visto una cifra tattica non indifferente.
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Padova Palermo: cos’è successo a Padova
La partita è stata molto seguita non solo allo stadio: anche Rai Play ha registrato un’impennata di ascolti. La app di streaming e diretta tv della rete di stato, lanciata due due anni e mezzo fa con gli spettacoli di Fiorello, sta avendo molti accessi grazie alle dirette dei playoff.
Ma se da un lato c’è la partita, dall’altro c’è quanto avvenuto tra i tifosi. A differenza di molte altre, le tifoserie biancoscudata e rosanero non si sono scontrate. Nessuna necessità di controllo di ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine.
Al contrario, come tifosi di rugby, le due tifoserie gemellate hanno dato spettacolo di enorme umanità e sportività. Prima della partita, infatti, gli ultras delle due squadre sono state insieme. I padroni di casa hanno accolto gli ospiti come famigliari. Fuori dallo stadio è stato un florilegio di fumi di bracieri, coi tifosi che si erano organizzati per fare insieme una “grigliata”.
E in attesa della gara di ritorno, domenica 12 giugno al Barbera, i tifosi gemellati hanno dato una dimostrazione, a tutto il mondo del calcio, su cosa debba essere lo sport e il tifo.