Palermo stupro gruppo chat: sono state rese note alcune parti della chat che i tre giovani accusati dello stupro avevano. Dalle loro parole emergono mancanza di rimorso e volontà di considerare nullo il loro gesto, quasi come fosse un gioco. Le indagini sono in corso e i tre ragazzi sono in stato di fermo.
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Palermo stupro gruppo chat: parole allucinanti
Sono emerse alcune frasi di una chat di gruppo dei tre ragazzi accusati dello stupro della diciannovenne a Palermo. Si legge: “Falla ubriacare che poi ci pensiamo noi” . “Ti giuro, vero, questa è una p*ttana, ce la siamo fatta tutti, eravamo tanti, una sassolata. Eravamo un casino”. “Eravamo 100 cani sopra una gatta, una cosa di questa l’avevo vista solo nei video porno”. “Dopo si è sentita pure male, si toccava là sotto piegata a terra: “chiamata un’ambulanza”, ma va, c*caci la m*nchia! L’abbiamo lasciata lì e siamo andati via” . “Lei era tutta ubriaca, l’amica sua l’ha lasciata sola, voleva farsi a tutti. Alla fine gli abbiamo fatto passare il capriccio”. [..] non voleva, faceva”. “No, basta!” ma quello che la struppiò di più”. “Ammunì ca ti piaci e arripigghiati che mi sta ammosciando”.
Ancora si legge: “ i pugni che le davano e pure gli schiaffi…”. “Ti giuro, ci fa il p…. che la testa l’aveva dentro la m…., quello gliel’ha infilata e quello che cercava di metterglielo nel ..”. “Questo a cavallo, così, quella là sotto e quello così” “Figghiò me lo mandi il video pure a me, quello di là del Foro Italico?”. “Questa non è che se ne spunta che l’avete stuprata? Stai attento a questi video”. “Ma infatti adesso li sto eliminando tutti, lo sto mandando solo a chi lo deve mandare perché non ne voglio sapere niente di questa storia..”
“Non trovavo niente”. “Ma compà, ve lo immaginate se spuntiamo nel telegiornale? Nel telegiornale non ci spuntiamo? Mi ammazzo figghiò, io posso scappare, me ne posso andare in Messico!”. “Compà io in America, in Venezuela”. “Io me ne vado in Thailandia”.