Paola Enogu a Sanremo come co-conduttrice della serata di giovedì: “Ha senso far nascere un figlio nero?”

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Paola Enogu Sanremo
Dalla pagina FB ufficiale della Federazione Italiana Pallavolo

Paola Enogu Sanremo, l’azzurra sarà al Festival come co-conduttrice nella giornata di giovedì. Per l’occasione ha rilasciato un’intervista alla stampa dalla quale emerge una frase che dovrebbe far molto riflettere. “Vale la pena far nascere un figlio di pelle nera?”. Ovviamente riferendosi all’Italia come Stato di nascita. Poiché dovrebbe vivere: “Il mio stesso schifo”.

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Paola Enogu Sanremo: l’interrogativo sul figlio

Paola Enogu Sanremo,La domanda che Paola Enogu pone non è così da sottovalutare. “Vale la pena far nascere un figlio di pelle nera?” si chiede e soprattutto, indirettamente, ci chiede. “Se mai dovessi averlo vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io” afferma. “Se fosse di pelle mista, peggio ancora” ribadisce. “Ha senso far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?“. Per rendere più chiara la sua domanda poi, l’azzurra, racconta del suo passato. Dai sacrifici sportivi agli episodi di razzismo dedicati alla sua carriera.

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Paola Enogu Sanremo: il racconto degli episodio

Paola Enogu
Fonte: Wikipedia

A quattro anni ho capito di essere diversa” afferma Paola Enogu. “All’asilo mentre strappavo l’erba del giardino con un mio amico “.  Da lì: “La maestra ci mise in punizione e io dovevo andare in bagno finché non mi sono fatta tutto addosso”. E la maestra: “Ha iniziato a ridermi in faccia e non mi ha cambiata“. Ancora oggi: “Dopo 20 anni faccio fatica ad usare una toilette che non è quella di casa mia”.

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Paola Enogu Sanremo: il razzismo in Italia

Big Sanremo 2023“Oggi non c’è meno razzismo di prima in Italia” afferma Paola Enogu. “Capita che mia mamma chieda un caffè e glielo servano freddo“. Oppure: “Che in banca entri prima una bianca di lei”. Ma soprattutto: “C’è chi mi insulta chiedendomi perché sono italiana“. Da qui il dilemma sportivo: “Capita che mi insultino dopo una vittoria e allora mi chiedo perché dovrei rappresentare voi?”.  Anche sull’aspetto fisico: “Lo standard di bellezza vuole una ragazza bianca, non nera. La vita era uno schifo, mi sentivo uno schifo”.