Paolo Beldì morto all’età di 66 anni lo storico regista novarese. Trovato il corpo questa notte nella sua casa di Magognino, frazione di Stresa. Avrebbe compiuto 67 anni tra pochi giorni. Sua la firma a molti programmi italiani di successo tra cui “Quelli che il calcio”.
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Paolo Beldì morto: una vita di successi
Nasce a Novara nel luglio del ’54. Una vita dedita al mondo dello spettacolo. Dopo un primo esordio nella Fininvest, l’attuale Mediaset, la vera popolarità Beldì la raggiunge con il passaggio alla Rai. Da qui inizierà il lungo e proficuo legame con Fabio Fazio. Da “Diritto di replica”, alla regia di 3 edizioni del Festival di Sanremo. Le prime due (1999-2000) con la conduzione di Fazio e la terza nel 2006 con Giorgio Panariello. In quest’ultima edizione in particolare, la sua regia si è distinta per aver inquadrato alcuni spettatori dell’Ariston che si erano addormentati durante lo spettacolo. Il grande pubblico lo ricorderà però probabilmente per “Quelli che il calcio”, programma che curerà dal 1993 al 2009, ancora al fianco di Fazio. Ineguagliabile la sua regia, ma anche il suo tifo per l’amata Fiorentina.
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Paolo Beldì morto: i messaggi di cordoglio
Il mondo della televisione e non solo piange la scomparsa del regista. Sul web iniziano a leggersi i primi messaggi di cordoglio di colleghi, ma anche di semplici spettatori che hanno apprezzato il suo lavoro. Tra questi su Twitter si legge il saluto del Trio Medusa. “In viaggio riceviamo la notizia della scomparsa di Paolo Beldì. Ci aveva accolto a braccia aperte a Quelli che il calcio. Un enorme abbraccio alla famiglia e a tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino ed il suo sorriso.” A ricordarne il suo lato da tifoso il giornalista sportivo Maurizio Pistocchi. “Le chiacchierate con lui su tv e calcio soprattutto sulla “sua”Fiorentina-non erano mai banali. Nel suo lavoro è stato un maestro per tutti. Ciao Paolo.”