Parler, l’app dei sostenitori di Trump rimossa da Apple, Google e Amazon

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Parler app Trump
Dai profili Facebook ufficiali

Parler app Trump – Il social network americano “Parler” è stato rimosso dai server a partire da lunedì mattina. Apple, Google e Amazon hanno preso questa decisione per mancata moderazione dei contenuti a seguito dell’attacco a Capitol Hill. L’applicazione ha sempre attirato i suprematisti bianchi e gli estremisti di destra. Il Ceo di Parler, John Matze, ha dichiarato che quello dei colossi della comunicazione è “un affronto alla libertà di pensiero”.

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La decisione di Apple, Google e Amazon

Parler app Trump
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Dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio, i colossi della tecnologia hanno presso una posizione irrevocabile. Se entro domenica sera “Parler” non avrà un nuovo web hosting, sarà cancellata definitivamente. L’app dell’anticensura, preferita dall’estrema destra americana, è stata utilizzata per organizzare la rivolta a Capitol Hill. Quali strade evitare, quali armi portare, quante cose distruggere: sono solo alcune delle decisioni prese su “Parler”. Il social network conservatore è nato nel 2018, finanziato dalla miliardaria Rebekah Mercer, sostenitrice dell’editoria conservatrice. Ancor prima della decisione dei server, il team Trust & Safety di AWS ha marcato l’assenza di moderazione e la presenza di incitamenti all’odio e alla violenza.

 Abbiamo sempre sostenuto che i diversi punti di vista dovessero essere rappresentati sull’App Store. Ma non c’è spazio sulla nostra piattaforma per la violenza e l’attività illegale. Parler non ha preso le misure adeguate per affrontare il proliferare di queste minacce sulla sicurezza della gente”. Così ha sostenuto Apple, il primo a oscurare Parler dai propri server. Subito dopo, è stato il turno di Amazon, che ha rintracciato 98 messaggi inneggianti alla violenza. In ultimo, Google ha scovato proposte di assassinio nei confronti di attivisti democratici.

Parler app Trump – La censura di YouTube

Parler app Trump
Fonte: profilo Instagram ufficiale di Donald Trump

Parler app Trump – Subito dopo l’annuncio di Apple, Google e Amazon, i download  dell’applicazione sono aumentati del 281%. Gli utenti sono diventati circa 15 milioni, tra cui anche Matteo Salvini. “Amici, da oggi anche su Parler! Love from Italy” ha scritto il leader della Lega. L’oscuramento di Parler è arrivato in seguito a quello dei canali social dell’ex presidente Donald Trump. Facebook e Twitter, infatti, hanno preso questa decisione subito dopo l’assalto al Congresso.

Ma non solo. Anche YouTube ha usato la censura per fermare gli estremisti. Il colosso dei video ha agito contro il podcast “War Room” di Steve Bannon, guru dell’estrema destra americana. L’accusa è di diffusione di affermazioni false sull’esito delle elezioni presidenziali del 2020. La trasmissione andava in onda il venerdì sera. Prima della chiusura del canale, l’ospite Rudy Giuliani ha dato la colpa dell’assalto al Congresso a tutti coloro che “impongono la soppressione del voto”. Vale a dire che i colpevoli sono coloro che non hanno appoggiato Donald Trump quando quest’ultimo ha parlato di frode elettorale.

Steve Bannon era stato già censurato una volta da YouTube, dopo aver inneggiato alla decapitazione dell’immunologo Anthony Fauci.

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MeWe, Sfero e Rumble: i social dei complottisti

Parler app Trump
Parler app Trump

Non sempre gli sfoghi dei complottisti e degli estremisti avvengono attraverso i canali più conosciuti. Molti di loro si muovono anche su piattaforme meno conosciute. È il caso, ad esempio, di MeWe. È stato creato nel 2012 e ha superato i 5 milioni di utenti. Proprio come Parler, accoglie tutti gli estremisti di destra e, ultimamente, anche i sostenitori di Trump. Poi c’è Sfero, il cui nome viene dall’organizzazione in sfere di argomenti. In America è diventato il rintanamento di tutti i complottisti del Covid e dei “No Vax”. Sulle bacheche di questo social, gli utenti si scambiano spesso tesi agghiaccianti sull’inesistenza del Coronavirus.

In ultimo, c’è Rumble. A differenza degli altri, questa è una piattaforma di streaming in cui non ci sono molte regole per la pubblicazione. In questo serbatoio di video, il canale “Political Campaign Videos & Advertisements” ne ha pubblicato uno molto particolare il 1° gennaio. Si tratta di un montaggio che augura a tutti i cittadini americani un “buon 2021” sotto la buona stella di Donald Trump, della sua famiglia e del suo governo. Ovviamente, non manca il riferimento all’attacco di Capitol Hill. “Il mio augurio è che potremo cominciare questo nuovo anno con un bang!, si legge all’inizio della didascalia.

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