Parole italiane a rischio estinzione, come salvarle dalla scomparsa?

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parole italiane, coronavirus

Sono 3126 le parole italiane a rischio estinzione individuate dalla casa editrice Zanichelli. Termini che stanno lentamente andando in disuso, sparendo dalla nostra lingua. Ma come può una parola rischiare di estinguersi? I motivi sono principalmente due. Innanzitutto, bisogna tenere conto dell’evolversi della società e della cultura. Alcune parole infatti non vengono più utilizzate perché non corrispondono al modo di pensare – e quindi di esprimersi – dei giorni nostri. In secondo luogo, molti lemmi vengono oggi “sostituiti” da sinonimi di più largo significato e quindi più semplici da utilizzare.

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Parole italiane a rischio: il progetto di Zanichelli

parole italianeCosa possiamo fare per salvare la nostra lingua? A questo proposito Zanichelli ha lanciato il progetto #paroledasalvare, un tour nelle città italiane partito il 21 settembre a Milano. In un’area adibita, chiamata #AreaZzona a lessico illimitato -, sarà riprodotto un gigantesco vocabolario Zanichelli. Su un monitor appariranno a rotazione 5 vocaboli a rischio. I partecipanti dovranno sceglierne uno e “prendersene cura”, postandolo sui propri social network con il corrispondente significato. Per gli amanti dei metodi tradizionali sarà possibile inviare delle cartoline con i termini da salvare.

Il progetto riguarda anche le città di Torino, Bologna, Firenze, Bari e Palermo, dove si concluderà il 2 novembre. Inoltre, nell’edizione 2020 del vocabolario Zanichelli, la famosa casa editrice indicherà i 3126 lemmi a rischio estinzione con un trifoglio per evitare che questi vengano dimenticati.

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#paroledasalvare quali sono?

PAROLE ITALIANEQuali sono le parole italiane a rischio? Qui di seguito ne riportiamo alcune:

  • Nabàbbo: persona di grandi ricchezze e lusso;
  • Mordàce: sarcastico, caustico, pungente;
  • Eclettismo: tendenza a combinare modelli diversi ispirandosi a diverse fonti;
  • Bizzarro: tipico di chi ha un comportamento fuori dal comune e stravagante;
  • Intrèpido: chi affronta con coraggio le situazioni più rischiose;
  • Ruspante: genuino;
  • Filibustiere: persona scaltra, dall’ingegno spregiudicato;
  • Garbuglio: intreccio confuso e complicato;
  • Abbindolare: ingannare, prendere in giro;
  • Recalcitrare: rifiutarsi, fare opposizione, fare resistenza;
  • Pusillanime: dall’animo piccolo, meschino;
  • Adombrarsi: spaventarsi, turbarsi, incupirsi;
  • Lunatico: persona volubile, incline a facili sbalzi di umore;
  • Marachella: riferito soprattutto a bambini e ragazzi, mancanza fatta di nascosto;
  • Sciatto: trascurato, non adatto, non accurato;
  • Onirico: che riguarda il sogno, attività che si manifesta nel sogno;
  • Zampillo: getto d’acqua.
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Il lessico, un grande patrimonio

PAROLE ITALIANE“Perdere” una parola non vuol dire soltanto non utilizzare più un termine, bensì “abbandonare” la storia e la cultura che si celano dietro quello stesso lemma. Salvare le parole italiane a rischio significa continuare a possedere termini specifici di un significato preciso.

In un contesto sociale in cui spesso si masticano neologismi e inglesismi, far conoscere una parte del nostro lessico meno utilizzato vuol dire arricchire il nostro patrimonio culturale e ampliare la comunicazione. La nostra lingua rappresenta una parte fondamentale della nostra cultura. Abbondiamo di termini, usiamoli e “salviamoli” dalla scomparsa!

E voi quale termine scegliereste di salvare?