Il mondo delle app, pratici e veloci strumenti per sentirsi digital ovunque e comunque, sta coinvolgendo tutti i settori, anche quello sanitario. (Leggi anche: Pillola hi-tech prende il posto della colonscopia, a Ravenna la novità). All’Istituto Tumori Pascale di Napoli è stata ideata “ProstateRadioTheraphy” (PRT). Si tratta di un’applicazione per monitorare lo stato di salute dei pazienti con neoplasia prostatica direttamente da casa. È stata eletta come migliore app del meridione, vincitrice tra ben cento progetti presentati. La premiazione è avvenuta nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile al Sud di Palermo. Entrata in funzione lo scorso febbraio, è il simbolo di come la medicina stia al passo con il progresso.
Come funziona l’app “ProstateRadioTherapy” creata al Pascale di Napoli

L’Applicazione dell’Irccs Pascale permette di seguire costantemente i pazienti con cancro alla prostata. Nello specifico, i malati trattati presso l’Unità Operativa Complessa di Radioterapia, diretta dal professor Paolo Muto, responsabile scientifico del progetto, alla fine del percorso radioterapico ricevono le credenziali di accesso a ProstateRadioTherapy. L’informatico del Pascale, Rocco Saviano, ha realizzato nella pratica il progetto dando vita all’App. A seguire i pazienti per l’effettivo utilizzo della piattaforma è la dott.ssa Rossella di Franco.
A ogni scadenza trimestrale, il paziente potrà inviare i dati relativi alla sintomatologia post-trattamento ai medici radioterapisti. Le analisi sui biomarkers tumorali e i relativi questionari ne sono un esempio. A questo punto lo specialista verrà avvisato con un Alert di collegamento e, se tutto è nella norma, il soggetto in cura riceverà una notifica di avvenuto controllo. Insomma, questo sistema di avviso bidirezionale consente a entrambi gli interessati di avere informazioni sulle condizioni cliniche in tempo reale. Il tutto senza la classica, e scocciante, visita ospedaliera.
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Un passo avanti della sanità

I vantaggi dell’app sono sicuramente significativi: permette di economizzare i costi e i tempi d’attesa relativi alle visite mediche. Il progetto sarà in futuro esteso a una fascia più ampia di pazienti. In questo modo permetterà a tutti di ricevere assistenza non solo sulla patologia in sé, ma su tutto il percorso terapeutico. Attilio Bianchi, direttore generale del Pascale, non ha esitato a manifestare la sua emozione: ”È davvero un grande orgoglio per l’Istituto aver vinto questo premio in quanto riconosce l’impegno che tutti gli operatori mettono ogni giorno nel considerare il paziente al centro”.