Patrimonio Unesco Italia primo Paese al mondo per numero di siti inclusi nella World Heritage List. Il ciclo pittorico del Trecento di Padova e Montecatini Terme hanno portato il numero a 57. Bologna con i suoi portici e ben 8.000 ettari di foreste italiane alzano l’asticella: 59 siti in tutto. Venezia e la barriera corallina australiana scongiurano la lista dei siti a rischio. Cattive notizie per Liverpool: il porto è fuori.
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Patrimonio Unesco Italia prima al mondo: premiate Padova e Montecatini Terme
L’Italia non smette di stupire e di affascinare il mondo. Il riconoscimento arriva dall’Unesco. La 44° riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, tenutasi a Fuzhou, nella Cina sud-orientale, ha visto trionfare il Bel Paese con 59 siti in lista.
Dopo anni difficili e con le perdite causate dalla pandemia, questa notizia porta nuova speranza in un Paese che non deve mai dimenticare quanta arte e meraviglia ha intorno.
La conferenza, tenutasi in via telematica, ha premiato dapprima Padova, portando l’Italia a quota 56 siti. Il Padova Urbs Picta è un complesso di otto monumenti e opere, compreso l’intero ciclo pittorico del Trecento. Spicca fra tutti la celebre Cappella degli Scrovegni con gli affreschi di Giotto. A seguire, Montecatini Terme ha conquistato un posto nella World Heritage List. Premiato il complesso delle città termali d’Europa, ben 11 città in 7 Paesi europei: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Repubblica Ceca.
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Unesco Italia: la conferma arriva con Bologna, Firenze e le foreste appenniniche
I record sono stati battuti con l’entrata in lista di Bologna, con i suoi meravigliosi e poetici portici, e delle foreste italiane.
62 chilometri di portici costruiti per volere degli Statuti Comunali del 1288 hanno dimostrato il forte valore di congiunzione e unione di persone con il luogo. Da sempre punto di incontro di giovani e artisti, i portici di Bologna rappresentano la confluenza di spazio pubblico e privato che si esprime nelle storie che ogni giorno si intrecciano e si incrociano sotto quelle volte.
8.000 ettari di foreste italiane sono entrate nella tutela e nella lista dell’Unesco. Lazio, Puglia, Calabria e Appenino tutto si uniscono a Bosnia-Erzegovina, Francia, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Repubblica ceca, Serbia, Slovacchia, Svizzera. Paesi ricchi di biodiversità e angoli verdi, insieme ricoprono l’Europa di foreste antiche, inserite nel patrimonio dell’umanità.
Firenze, invece, amplia il palco dei siti già inseriti del centro storico cittadino. Entrano in lista:
- L’Abbazia di San Miniato;
- La Chiesa di San Salvatore al Monte;
- Le Rampe;
- Piazzale Michelangelo;
- Il Giardino delle Rose e dell’Iris.
Unesco Italia: Venezia salva insieme alla barriera corallina. Liverpool perde il riconoscimento
Venezia ha rischiato di entrare nella lista di siti a rischio. Il transito delle navi, l’acqua alta, il turismo massivo, sono fattori che hanno preoccupato le Nazioni Unite. La città va salvaguardata. Il divieto di transito alle navi di oltre 25,000 tonnellate nel Bacino e nel Canale di San Marco e il sistema Mose sono solo alcuni degli accorgimenti che lasciano Venezia fuori dai siti a rischio.
Stessa sorte è toccata alla barriera corallina australiana. Scienziati, politici e ambientalisti sono preoccupati dai frequenti sbiancamenti dei coralli, fenomeno che indica la morte del tessuto corallino. L’Australia è stata fortemente invitata a prendere provvedimenti. Il giudizio, per il momento, è rimandato al 2023.
Diverso, invece, il destino del porto di Liverpool, che non è più parte del patrimonio dell’umanità. Gli interventi architettonici e urbanistici hanno cancellato l’anima del porto. I dock vittoriani sono stati messi in ombra dai lavori di riqualificazione dell’area e dalla costruzione dello stadio dell’Everton.