È stato approvato il testo definitivo della Legge di Bilancio 2020. Le pensioni sono tra gli argomenti più discussi della manovra. Confermate Quota 100, Opzione donna e Ape social, ma basterà a tranquillizzare? Dalle rivalutazioni si calcola un innalzamento dell’età pensionabile. Come sempre, i giovani sono quelli che ci rimettono di più. Ecco quali sono le novità che ci aspettano nel 2020.
Ti consigliamo come approfondimento – Tasse, evitato l’aumento dell’IVA. Tutte le novità per il 2020
Pensioni: novità per il riscatto contributi
A quanto riporta il documento, sembra confermata la soglia contributiva in atto nel 2019. In realtà ci sono problematiche legate alle condizioni della riforma Monti-Fornero, che fa riferimento a uno stipendio medio di 1.300 euro al mese. Questo parametro esclude una grande fetta di giovani lavoratori a cui toccherà lavorare per diversi anni in più. I giovani rischiano di maturare la pensione a ben 71 anni.
Ti consigliamo come approfondimento – Millennials: la condanna a morte della Generazione Y
Pensioni: richieste alternative per anticiparla
- Quota 100: il sistema di pensionamento che dà la possibilità di congedarsi dal lavoro a 62 anni se sono stati maturati 38 anni di contributi. Il cospicuo numero di domande registrate all’INPS nel 2019 ha permesso di stimare un risparmio di 3,8 miliardi in tre anni.
- Pensioni di cittadinanza: per i nuclei familiari con almeno un componente di età pari o superiore a 67 anni. Ricordiamo che la pensione di cittadinanza e l’assegno pensionistico non aumenteranno nel 2020, sulla base della rivalutazioni descritte in precedenza.
- Opzione donna: riservato alle donne lavoratrici con 58 anni di età (59 per le autonome) e 35 anni di contributi. È stato prorogato con gli stessi parametri del 2019.
- Ape sociale: è la possibilità di accedere anticipatamente all’assegno pensionistico a 63 anni, in due casi. Se si assiste da almeno sei mesi il partner, o un parente di primo grado, con handicap grave; oppure si è invalidi civile non titolari di pensione diretta.
Ti consigliamo come approfondimento – Regione Campania: arriva il voucher “rosa”, fino a 3000 euro per le donne
Taglio anche alle pensioni di reversibilità
- I nuclei familiari che non superano il reddito annuo di circa 26.780€ (4 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti), avranno una riduzione del 25%;
- Taglio del 40% alla seconda fascia che va fino ai 2.570€ mensili (fino a 5 volte il trattamento minimo);
- Quando invece si superano i 2.570€ mensili (5 volte il trattamento minimo), nonché i 33.400€ annui (circa), l’assegno spetta solo per il 50%.