Raccolta differenziata è ancora sconosciuta? L’argomento “ambiente” è davvero centrale per ogni programma politico e soprattutto per i nostri territori, scenari di “Terra dei Fuochi” e cattive gestioni pubbliche. In questa rubrica affronteremo tutti i temi legati all’ambiente, fornendo curiosità, dati, informazioni ma anche punti di vista differenti, intervistando esperti e aziende che ogni giorno lavorano in questo ambito. Partiamo con un argomento che negli ultimi anni ha visto il comune di Pomigliano d’Arco e i suoi cittadini molto impegnati: la raccolta differenziata. Raccolta differenziata: un inizio da diesel In Italia la raccolta differenziata è partita molto timidamente. Nel 2009 si prevedeva l’obbligo per i Comuni di raccogliere i rifiuti in modo separato tra i riciclabili e i non riciclabili, che in realtà sarebbe dovuto partire già nel 2003. Poi era previsto l’obbligo di raggiungere una differenziata di almeno il 65% entro il 2012, purtroppo fallito (adesso è previsto entro il 2020) e nel 2013 la percentuale di raccolta differenziata a livello nazionale è stata solo del 42,3%. Ad oggi, nel 2018, possiamo fortunatamente dire che il servizio di raccolta differenziata è stato attivato nel 97,7% dei comuni italiani e la popolazione servita raggiunge il 99,5%. Praticamente quasi tutti i cittadini
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