Il piano vaccini italiano è in evoluzione. Il commissario Figliuolo ha annunciato che presto inizieranno la vaccinazione i 40enni. Intanto c’è ancora molto divario tra le regioni del sud e quelle del nord sulla quantità dei vaccini. A chiederne di più Liguria, Veneto, Emilia. A denunciare questo forte divario, di più di 200mila dosi in meno, è il governatore della Campania Vincenzo De Luca.
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Piano vaccini italiano: a breve partiranno i 40enni
Piano vaccini – Il Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, ha inviato alle Regioni una lettera per dare il via libera alle prenotazioni dal prossimo 17 maggio anche per i nati fino al 1981, quindi gli over 40. Il commissario ha anche annunciato che sono previsti bilanciamenti fra le Regioni. Ma quest’ultima parte non convince il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “Ho visto che ieri, e mi devo contenere con le parole perché la diplomazia non è fra le mie principali qualità, dal commissario nazionale si è detto: apriamo ai 40enni. Se nelle altre regioni, Liguria, Veneto, Emilia, vi erano più 80enni e 70enni, quando arriviamo ai 40enni vuol dire che ce ne sono di più in Campania”.
Il governatore campano nelle su dirette ha sempre lamentato il divario per le quantità di dosi che arrivavano nella regione attraverso il piano vaccini. 200mila dosi di vaccino in meno per tutte le regioni del sud in quanto le regioni settentrionali contano più over 80 e 70. “Oggi dovremmo avere più vaccini di altri, ma se ne sono dimenticati. È una guerra quotidiana per avere la stessa percentuale di vaccini“.
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Piano vaccini italiano, De Luca: “Dovremmo avere più vaccini”


Nel corso del suo discorso all’ospedale Sant’Anna di Caserta, il governatore partenopeo si è infatti lasciato andare ad alcune dichiarazioni. “Sento che apriamo le vaccinazioni ai 40enni ma i vaccini non ci sono. Noi abbiamo fatto delle cose come la vaccinazione delle isole anche non rispettando alcuni criteri demenziali dati dal commissario nazionale. Ma ricordo che in Campania dobbiamo fare almeno 9 milioni di somministrazioni e ogni mattina sento sul notiziario che arrivano 3, 4, 10, 50 milioni di vaccini. Vorrei dire sommessamente, almeno state zitti e diteci quelli realmente arrivati non quelli che dovrebbero arrivare“.
“Guardo con terrore alla campagna di somministrazione delle dosi quando sarà finita l’efficacia di questo primo giro di vaccini. Non la sta seguendo nessuno in Italia. Abbiamo fatto la scelta inglese: facciamo le prime dosi almeno e poi chi vivrà vedrà. Ma l’immunizzazione durerà 6, 8 mesi, un anno. Poi bisognerà ricominciare a fare i vaccini ad uno ad uno. Stiamo cercando di fare anche il piano parallelo per le seconde vaccinazioni”.