Si chiama PillCamm 2 ed è una pillola, ma non un farmaco. Si tratta di uno strumento diagnostico per l’ispezione dei tratti gastrointestinali. (Leggi anche:Tecnologia O-Arm: l’innovazione all’Ospedale del Mare) Riesce a rilevare in maniera precisa e per niente dolorosa patologie come polipi, tumori, coliche, malattia di Crohn, Sindrome di Peutz-Jeghers e altre che vengono in genere diagnosticate o esaminate tramite la classica colonscopia. Al reparto di gastroenterologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna la pillola si è rivelata un vero successo, sia a livello clinico che per i pazienti, felici di non dover più sottoporsi al tradizionale e invasivo esame al colon. In realtà PillCamm è stata introdotta già da una ventina d’anni, ma solo di recente è arrivata in Italia.
Cos’è e come funziona la pillola hi-tech PillCam 2
Per procedere con l’esame diagnostico basta ingoiare la pillola ed indossare una fascia sull’addome, dotata di un registratore. Il soggetto deve essere a stomaco vuoto e con l’intestino pulito. Non si necessita di ricovero ambulatoriale, dunque il paziente può liberamente svolgere tutte le proprie attività quotidiane.
La capsula, utilizzabile per un singolo test, ha un diametro di 11 mm e una lunghezza di 27 mm. Al suo interno contiene delle piccole videocamere, un microchip, una batteria e l’antenna per la trasmissione dei dati. La fascia all’addome capta i dati rilevati e li trasferisce a un PC, dove il medico potrà esaminarli.
In pratica, PillCamm2 prosegue il suo viaggio nell’intestino registrando tutto ciò che vede, con la capacità anche di ingrandire i punti più rilevanti. In questo modo riesce ad esaminare anche tratti molto piccoli.
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Vantaggi e “svantaggi” dell’esame diagnostico
I vantaggi che questa pillola hi-tech apporta, sia al medico che al paziente, sono davvero rilevanti. A parte la totale assenza di dolore, la possibilità di continuare la propria giornata senza stress né ricovero, l’efficacia e la precisione dell’esame, vi è l’opportunità di poter ispezionare tratti molto piccoli, ai quali la colonscopia non può arrivare, come il piccolo intestino di 6 metri. Uno svantaggio c’è, ma non riguarda la maggior parte dei casi. Con la colonscopia, se viene rilevato un polipo, è possibile subito rimuoverlo, la pillola “curiosa” invece non ne è capace.