Pizza Pascalina: ospedale Pascale e pizzaioli insieme contro il tumore

Tradizione, gusto e prevenzione

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Pizza Pascalina

La Pizza Pascalina nasce dalla collaborazione tra pizzaioli napoletani e l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale (da cui prende il nome).
L’equipe medica del Pascale ne ha accuratamente selezionato gli ingredienti. Sono stati applicati i principi della dieta mediterranea (leggi anche: Dieta perfetta, Alma Grandin illustra i principi del metodo Baiamonte), attenendosi alle linee guida contro i tumori della World Cancer Research Fund e alle evidenze scientifiche su dieta e prevenzione dei tumori. Le sapienti mani dei pizzaioli hanno fatto il resto.

Pizza Pascalina tra gusto e salute

Pizza PascalinaLa Pizza Pascalina è un pasto completo e garantisce il giusto apporto di elementi necessari al fabbisogno giornaliero. Grazie ai suoi ingredienti, la pizza può essere consumata anche due volte a settimana.
Che gusto ha questo elisir di lunga vita? Ecco la lista gli ingredienti:

  • 160g di farina di frumento tipo 1,
  • 120g di friarielli campani o cime di rapa,
  • 120g di pomodorini di Corbara o San Marzano,
  • 30g di olive di Caiazzo,
  • 20g di noci,
  • 30g di olio extra vergine d’oliva del Cilento,
  • aglio e peperoncino.

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I risultati degli studi epidemiologici condotti sulla pizza sono sorprendenti. La pizza è risultata protettiva nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori dell’apparato digestivo, colon retto e vie respiratorie superiori.
Il team del Pascale ha studiato due tipi di pomodori prodotti in Campania, i San Marzano e i Corbarino. In entrambe le varietà sono state riscontrate proprietà antitumorali, al pari delle verdure crucifere (come friarielli, cime di rapa e broccoli), l’olio extra vergine d’oliva e i cereali integrali.
I valori nutrizionali e l’elenco delle pizzerie aderenti sono disponibili sul .

Inoltre, per ciascuna pizza consumata, 1 euro sarà devoluto alla ricerca.
L’istituto Pascale ha istituito un piano di ricerca specifico. Ogni anno saranno resi pubblici i relativi report.

Il parere di un esperto

Pizza PascalinaAbbiamo chiesto un parere a chi di pizza se ne intende. Enzo Coccia, maestro pizzaiolo titolare della Pizzaria La Notizia, ha fatto della pizza un mestiere e una missione. La sua pizzeria aderisce al progetto Pizza Pascalina, di cui viene a conoscenza tramite l’Associazione Pizzaioli.
La Pizza Pascalina è partita in sordina a maggio. È stata presentata a giugno al Pizza Village e ha poi subito un calo (di richieste). Ora si è ripresa di nuovo” racconta.

Gli ingredienti della Pizza Pascalina sono selezionati da un team di professionisti. Da quando ha iniziato ad oggi, crede che le persone siano più attente a quello che mangiano oppure si lasciano influenzare dalle mode del momento?

“Credo sia un 50 e 50. Per un cinquanta per cento sono più attenti, per il restante cinquanta si lasciano influenzare dalle mode.”

Lei ha due pizzerie all’attivo, si occupa di formazione, consulenza e partecipa a programmi di educazione alimentare. Cosa rappresenta, secondo lei, la pizza per i napoletani, gli italiani e il resto del mondo?

“La pizza rappresenta un cibo completo, sano, ad un costo contenuto. Un’unica pietanza, cui abbinare un dolce. È un piatto unico. I costumi sono cambiati. Non si mangiano più l’antipasto, il primo, il secondo, il contorno e la frutta. Basta una pizza tra le 565 e le 900 calorie. È un pasto completo.”

1 commento

  1. Una conferma di ciò che si immaginava per “vox populi”. Gli ingredienti sono sani e salutari, basta nn eccedere. Una gran pizza come piatto unico soddisfa occhio, stomaco e palato.
    Luigi66

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