Un parlamentare avrebbe tentato di fare sesso con un ragazzo. A pagamento. Questo è quello che emergerebbe dalle stories di un giovane studente fuorisede a Roma. Il ventiduenne, con delle storie di Instagram, ha denunciato il fatto. Senza però riportare pubblicamente nomi o partiti. Ma i riferimenti sarebbero molto chiari.
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Politici sesso a pagamento: Alessandro
Alessandro è un ragazzo di 22 anni di origini siciliane. Oltre a un significativo fascino estetico e carismatico, è anche un giovane a cui non piace stare “con le mani in mano”.
Insieme allo studio (una laurea triennale conseguita e specialistica in corso), la vita sociale ed alcune attività economiche, il giovane Alessandro ha un discreto seguito sui social.
Soprattutto su Instagram. Qui sfoggia tutte le sue bellezze e rende spettatori (e molte volte anche complici o comunque partecipi) della sua vita i suoi follower. Ma tra i tanti al suo seguito c’è qualcuno che ogni tanto gli ruba le foto.
E qualcuno che, qualche volta, gli fa proposte che sconfinano.
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Politici sesso a pagamento: la denuncia su Instagram
Alessandro, sensibilmente infastidito, ha infatti scritto “Un politico schifoso, di destra, sposato con figli, non può permettersi di offrirmi denaro in cambio di prestazioni sessuali”.
Il ragazzo non è voluto entrare maggiormente nei dettagli perché, come scrive, se parla rischierebbe una denuncia.
Il giovane, però, sottolineando di non aver fatto nomi, ha lasciato intendere di avere tutte le conversazioni salvate, e di avere materiale sufficiente per fare una denuncia: “Non mi vengano a fare minacce per eliminare le mie storie perché sarà la spinta per farmi agire legalmente”.
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Politici sesso a pagamento: chi è omosessuale a destra?
Il fatto che il politico sia di destra, ma non è dato sapere di che partito. Il fatto che sia sposato con figli. Il fatto che si tratti di un omosessuale (o bisessuale) non dichiarato o represso. Infine, che abbia contribuito ad affossare il disegno di legge Zan – Scalfarotto.
Nell’ultima storia dello sfogo, infatti, il giovane ventiduenne afferma che “Non è possibile che questi qui pensino di comprare il nostro corpo, come se fossimo degli oggetti, nascondendo le loro tendenze sessuali e deridendole, per poi affossare leggi come quella del DDL Zan”.
“Ipocriti schifosi, non fatemi parlare perché lì dentro più della metà fate schifo”, conclude il giovane. Resta solo da capire, dunque, a chi si riferisca. Soprattutto, dato che le chiacchiere sull’omosessualità a destra, sia maschili che femminili, sono molto più che diffuse. E non sembrerebbero essere così lontane dal vero.