NOWE OBJEZIERZE (Polonia) – Non propriamente vicino alla popolazione, il sito è rimasto inesplorato nonostante la maestosità del monumento a cielo aperto. La Stonehenge inglese può dire addio al primato. Quest’ultimo megalite è tre volte più grande e complesso della sorella britannica. La struttura è stata definita “Roundel“.
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Polonia, la scoperta del megalito
La prima segnalazione però è del 2015: il monumento fu avvistato da Norbert Pajak mentre girava in parapendio. Si tratta di una struttura colossale con una serie di cerchi che circondano un’area centrale. Secondo le prime ricostruzioni, il monumento era usato nel periodo preistorico. Per circa 250 anni era stato luogo di riti religiosi e consultazioni astronomiche. La morfologia delle pietre lo fa risalire all’Età della Pietra.
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Polonia: la prima esplorazione di “Roundel”
- Quattro fossati;
- Tre palizzate rotonde;
- Tre porte che conducono all’area centrale.
Attraverso una serie di piccoli scavi e analisi non invasive gli studiosi mirano a conoscerne l’origine.
Finora, tra la Polonia, la Germania e la Repubblica Ceca sono stati registrati ben 130 i siti simili. Lo studio di queste complesse strutture concentriche ha fatto pensare sempre a funzioni sepolcrali o a una sorta di calendario astronomico. Le dimensioni dei fossati e dell’area centrale fanno pensare che non funzionassero simultaneamente. Inoltre, come spiegano gli studiosi, ogni fossato è stato realizzato a una distanza temporale di dodici anni. Ora la ricerca si basa sulla presenza di eventuali reperti che possano datare con maggiore precisione la struttura, ma soprattutto identificarne la funzione.
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Non solo in Polonia: megaliti in Italia, un lascito dei nostri antenati
- Valle d’Aosta – Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Studiata nel 1991, copre un area di 10.000 m². Presenta numerosi e importanti allineamenti lunari, solare e stellari.
- Sardegna – Arzachena (Li Muri) – Circolo megalitico. In località Li Muri, si trova un complesso di cinque tombe chiamato “la tomba dei Giganti”. Quattro di queste sono composte da un dolmen circondato da anelli di pietre il cui diametro varia dagli 8,5 metri ai 5,3 metri. Sull’isola sarda ci sono ben 740 megaliti risalenti tra il 3300 e 2500 a.C. In gergo locale vengono chiamate “perdas fittas” (pietre conficcate).
- Puglia – Dolmen di S.Silvestro. Scoperto fortuitamente nel 1961, ha un diametro di 35 m. L’esplorazione archeologica ha provato che l’area fosse frequentata già dall’Età del Bronzo per scopi sepolcrali. Inoltre, era dimora per un insediamento del Neolitico Antico nel V millennio a.C.