Il pomo della discordia: nel nome di Pomigliano d’Arco un frutto prezioso?

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Come l’albero più bello del campo è conteso fin nel nome da tutti coloro che potrebbero coglierne i frutti, così Pomigliano d’Arco, fondamentale nel passato per la sua posizione e preziosissima nel presente per il suo miscuglio unico di bellezza, arte e cultura, continua ad avere diversi padri. Della sua origine e del suo passato. Scorcio di Piazza Mercato negli anni ’30. Dallo studio fotografico di Giuseppe Esposito. Partiamo dal pomo originario: così bello, succoso e simbolico da aver dato il nome a un intero territorio. A chi apparteneva? E quante famiglie si sono contese il territorio che da quel frutto ha preso il nome? Benvenuti in una storia ricca di fascino e magia, di documenti antichissimi e doni preziosi. Benvenuti all’alba di Pomigliano d’Arco e della rubrica “Terra Mia”. Il nome è frutto (il pomo) del destino Tra famiglie romane e imperatori di passaggio Che Pomigliano d’Arco derivi il suo nome dal pomo, ovvero dal frutto dell’albero del melo, sembra ormai praticamente assodato. Ciò su cui si è assai più incerti, in realtà, è a chi appartenessero i famosi frutti da cui Pomigliano poi derivò il suo nome. Da scartare tutte le ipotesi fin troppo recenti: come le belle


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