Pompei è una città ricca di storia e cultura, cuore pulsante di antiche civiltà e popoli. Come tale, nasconde tanti segreti che aspettano ancora di essere svelati. Leggi anche: Pompei sotto le stelle: le date di un evento imperdibile
Pochi giorni fa, nuovi scavi hanno portato alla luce alcune opere nascoste: in particolare, un’iscrizione a carboncino che dimostrerebbe che il Vesuvio eruttò a ottobre e non ad agosto come si è da sempre creduto.
Eruzione del Vesuvio a Pompei: la storia
La storia racconta che il 24 agosto del 79 d.C, intorno all’una del pomeriggio, il Vesuvio iniziò il suo ciclo eruttivo che portò poi al seppellimento di alcune zone di Pompei, Ercolano e Stabia.
Il primo a fornire una descrizione dettagliata della vicenda fu Plinio il Giovane che, in una lettera indirizzata all’amico Tacito, raccontò tutti i particolari di quel terribile pomeriggio.
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Eruzione del Vesuvio a Pompei: la scoperta
Secondo quest’ipotesi, pertanto, l’eruzione sarebbe avvenuta esattamente una settimana dopo, il 24 ottobre.
Oltre a questo sensazionale ritrovamento, sono venuti alla luce tanti altri tesori nascosti. Tra questi troviamo: la “Casa con giardino” e la “Casa di Giove”, ricche di eccezionali affreschi e mosaici pavimentali. Insomma, ulteriori iscrizioni e resti delle vittime che contribuiscono ad aggiungere tasselli fondamentali al puzzle.