Arriva il Pos obbligatorio per tutti i commercianti, gli artigiani e i professionisti: coloro che non consentiranno questa facoltà ai propri clienti andranno incontro a tutta una serie di sanzioni. La misura dell’Esecutivo, come era possibile immaginare, è stata accompagnata da una serie di reazioni contrapposte e da polemiche. La categoria dei tabaccai, come si evince da l’Ansa, ha chiesto un esonero.
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Arriva il Pos obbligatorio per tutti: nascono le polemiche
Se l’associazione dei consumatori mostra il proprio entusiasmo per questa nuova misura governativa, le associazioni di settore, in particolare quella dei tabaccai, mostrano le proprie preoccupazioni.
“La lotta all’evasione fiscale” afferma Assotabaccai, “tramite l’obbligo di accettazione di pagamenti con carta e bancomat, è un controsenso. Le tabaccherie, in particolare, sono concessionarie dello Stato”. E, quindi, la tracciabilità in questo caso già esisterebbe.
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Pos obbligatorio: le posizioni di Confesercenti e Confcommercio
“È un provvedimento inopportuno e iniquo” afferma Confesercenti. “Per le imprese più piccole, per le quali il costo della moneta elettronica – soprattutto sulle transazioni di importo ridotto – è già molto elevato con circa 772 milioni di euro l’anno. Fra commissioni e acquisto/comodato del dispositivo”. Dello stesso avviso risulta essere Confcommercio che commenta così il provvedimento:
“Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni; quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, anche potenziando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micro-pagamenti“.
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Pos obbligatorio: le posizioni di Governo e Parlamento
L’azione di Governo, soprariportata, sembra aver fatto breccia anche tra i rami del Parlamento. Infatti, nella giornata di oggi, è stato accolto un ordine del giorno nel quale si è impegnato a prevedere un credito di imposta del 100%. L’obbligo che scatta è accompagnato da una sanzione di 30 euro; a quest’ultima si aggiunge un 4% dell’importo del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento.