Poste italiane pensioni gennaio 2023, quando sarà possibile ritirarle? Una domanda che in molti si stanno facendo. Una risposta da tanti rispettivamente attesa. Anche perché per i percettori di pensioni il poterla ritirare spesso è fondamentale per andare avanti. Soprattutto per chi si avvale della minima. Le poste italiane fanno sapere che il pagamento sarà erogabile da martedì 3 gennaio, ma non per tutti. Saranno infatti distribuite in ordine di lettera per cognome, in vari giorni.
Ti consigliamo come approfondimento – Pensioni aumento trappola, con la nuova riforma perdita di 100 € al mese
Poste italiane pensioni gennaio 2023: quando saranno disponibili
Ti consigliamo come approfondimento – Libretti postali a rischio chiusura, Poste Italiane pronta a disattivarli anche se ci sono soldi sopra
Poste italiane pensioni gennaio 2023: l’ordine alfabetico
Il primo giorno di erogazione disponibile, come detto, sarà quello del 3 gennaio. Ma non per tutti. Le pensioni saranno disponibile di giorno in giorno a seconda del cognome e della lettera alfabetica. Dal 3 gennaio potranno ritirarla tutti coloro con un cognome che va dalla A alla C. Dal 4 gennaio invece potrà essere ritirata anche per i cognomi compresi dalla D alla K. Dal 5 gennaio si sbloccherà per quelli con un cognome compreso tra la L e la P. Infine, dal 7 di gennaio, potrà essere ritirata anche da quelli che hanno un cognome tra la Q e la Z (ma soltanto la mattina).
Ti consigliamo come approfondimento – Poste Italiane ancora in down: App, Bancoposta e sito web non funzionano
Poste italiane pensioni gennaio 2023: per chi saranno disponibili
Per poter ritirare le pensioni saranno inoltre richieste alcune cose. Semplici, intuitive, e probabilmente già a disposizione di tutti. Non basterà quindi recarsi soltanto a partire dal giorno in cui si sarà “sbloccato” il cognome. Bisognerà infatti essere titolari di un Libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una PostePay evolution. Senza una di quest’ultime non sarà infatti possibile richiedere di ritirare la pensione. Insomma, anno nuovo si, ma vecchia burocrazia… quella sempre, non cambia mai.