Primario uccide famiglia, la tragedia consumata all’Aquila. L’uomo ha utilizzato una pistola regolamentata che ha usato per sparare ai due figli, alla moglie e a se stesso.
La stage è avvenuta a Tempera, una provincia dell’Aquila. La Polizia sta indagando sulla premeditazione del 43enne nel compiere l’omicidio-suicidio. Con ogni probabilità l’uomo stavo organizzando la strage nei minimi dettagli. Il fratello del ex primario ha raccontato che l’uomo gli aveva detto che tutta la famiglia sarebbe andata al mare. “Mi aveva detto due giorni fa che con tutta la famiglia sarebbe andata al mare a Tortoreto, ieri ho provato a contattarlo senza ricevere risposta. Ho solo visto che le finestre erano abbassate e ho pensato fossero già partiti”.
Primario uccide famiglia: il ritrovamento dei corpi
Dopo giorni il fratello ha deciso di utilizzare le chiavi di riserva per entrare nella casa. Lì la terribile scoperta. I corpi sono stati trovati 24 ore dopo la tragedia, che presumibilmente è avvenuta tra le due di notte di mercoledì e giovedì. Si interrogano i vicini per capire i momenti in cui sono avvenuti gli spari, ma al momento sembrerebbe che nessun rumore insolito abbia destato l’attenzione del vicinato. I corpi sono stati trovati in luoghi separati della casa. Il figlio era nel letto, con ogni probabilità stava dormendo. La figlia invece è stata trovata sotto il letto mentre presumibilmente si stava nascondendo. La moglie invece è stata ritrovata in mezzo al corridoio, con ogni portabilità anche lei nel tentativo di scappare.
Le Forze dell’Ordine stanno indagando sul passato dell’uomo. Vicino al suo corpo è stato ritrovato un biglietto d’addio, ma sembrerebbe essere composto da “pensieri deliranti”. Secondo le indagini sembrerebbe che la fine della sua carriera lavorativa nell’ambito medico lo avrebbe portato in un forte stato di depressione. Una condizione che anche un suo amico vicino lo aveva notato, consigliandogli l’aiuto di uno specialista. Un consiglio che però non era stato seguito dall’uomo.