Processo clan Mascitelli, il giorno 9 luglio si è tenuta la discussione dei difensori degli imputati in sede di giudizio abbreviato. Durante l’udienza però l’avvocato Giovanni Calabrese del foro di Nola ha chiesto di sollevare al Tribunale questione di legittimità costituzionale.
Processo clan Mascitelli: i fatti
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Processo clan Mascitelli: le parole dell’avvocato Calabrese


Ecco le parole dell’avvocato Giovanni Calabrese in merito alla questione: “A seguito di istanza di Riesame per il mio assistito, il Tribunale ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Durante lo studio degli atti ho rilevato che un giudice componente del collegio giudicante del Riesame era già stato Giudice per le indagini preliminari del medesimo procedimento, autorizzando addirittura le intercettazioni ambientali. Gip e Giudice del Riesame dunque sono la stessa persona, come può quindi non avere pregiudizi?
Lo stesso magistrato infatti, in fase di indagini preliminari, aveva autorizzato – con decreto – le intercettazioni ambientali, entrando così nel merito della questione. Si è ritrovato poi dopo circa 2 anni componente del collegio del Tribunale del Riesame non essendo, inevitabilmente, terzo e imparziale nei limiti del giusto processo.
È chiaro che nello svolgimento dell’ordinaria attività giudiziaria non si tiene conto del fatto che la Consulta, già da tempo, abbia stabilito che i summenzionati provvedimenti finiscono per minare in radice l’imparzialità del Gip che, nelle sue successive valutazioni, si troverebbe a essere condizionato dalla cosiddetta “forza della prevenzione” e cioè dalla naturale tendenza a mantenere un giudizio già espresso o un atteggiamento già assunto in altri momenti decisionali dello stesso procedimento. Questo aspetto trova la sua ratio nel principio del giusto processo ed evidenzia come la sostanziale duplicazione di attività decisionali costituirebbe ragione di pregiudizio effettivo o potenziale per la funzione decisoria del giudice contrastando così con gli articoli 3, 24, 25, 27, 111 della Costituzione. Questa è una battaglia di civiltà giuridica che riguarda tutti i cittadini. Mi auguro che la Corte Costituzionale intervenga al più presto affinché si possa ristabilire il rispetto dei principi costituzionali tale da non minare le fondamenta della democrazia.”