Processo delitto Tramontano iniziato questa mattina. Impagniatiello in tribunale piange. La famiglia della vittima chiede a gran voce l’ergastolo. Il carcere a vita “E’ la condanna che merita” dichiara l’avvocato della difesa. Il comune di Sonego vorrebbe costituirsi parte Civile.
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Processo delitto Tramontano: Impagniatiello in lacrime durante l’udienza
Processo delitto Tramontano. Durante la prima udienza del processo milanese a carico di Alessandro Impagnatiello l’imputato per l’omicidio di Giulia Tramontano avrebbe pianto. Al processo presenti il padre ed altri parenti della vittima, rimasti fuori dall’aula la maggior parte dei cronisti e del pubblico. Nonostante fosse preventivabile che ci sarebbe verificato un cospicuo afflusso di persone c’è stata un pò di confusione organizzativa. Il processo è stato quindi spostato nell’aula della Corte d’Assise d’Appello. Impagnatiello non avrebbe risposto ai cronisti che gli chiedevano se si fosse pentito mentre veniva scortato dalla polizia penitenziaria alla gabbia dell’aula. Il barman 31enne si è presentato con la barba incolta, jeans, scarpe da ginnastica e giacca blu. L’uomo è rimasto in silenzio. Il movimento convulso delle gambe e lo sguardo rivolto sempre verso il basso hanno fatto trapelare il suo nervosismo che poi si è trasformato in pianto.
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Il comune di Sonego rappresentato dall’avvocato Antonio Ingroia chiede di essere parte civile al processo
A parlare con i giornalisti presenti fuori dall’aula in rappresentanza del comune di Sonego è stato l’avvocato Antonio Ingroia. Il comune ha chiesto di essere parte civile al processo e l’ex PM accoglie la decisione come una “scelta importante e coraggiosa”. Ingroia ha sottolineato l’evidenza che ci fosse una premeditazione dietro l’omicidio e che non ci siano tracce di insanità mentale per il 31enne omicida che avrebbe agito nel pieno delle proprie facoltà.