Professore 23enne dopo la laurea a Salerno in Fisica Teorica e Astrofisica, Andrea viene chiamato nel Salento per insegnare ai liceali del Leonardo Da Vinci. Intervistato da Repubblica il neolaureato svela come ha battuto ogni record dal campo universitario a quello lavorativo.
Professore 23enne: la laurea il 26 aprile e la convocazione in aula il giorno dopo
Si chiama Andrea Alessandrelli, il 23enne che ha raggiunto i giornali nazionali con la sua storia. Non solo si è qualificato tra i più giovani laureati d’Italia, ma a sorprendere è anche la felicità con cui è stato assunto. Dopo la discussione e la celebrazione del suo titolo in Fisica teorica e AstroFisica, Andrea il giorno successivo ha ricevuto il suo primo incarico in cattedra. Complice sicuramente anche la mancanza di insegnanti in matematica, il 23enne si è ritrovato a insegnare a ragazzi di soli 5 anni più giovani. Dalle foto del suo primo giorno di professore, a qualcuno poco attento potrebbe sembrare che Andrea con i suoi jeans e sneakers sia solo uno studente interrogato alla lavagna. Invece il 23enne si trova lì proprio per insegnare come supplente.
Professore 23enne: il sogno di Andrea del mondo accademico
La chiamata il giorno dopo la sua laurea è stato sicuramente eccezionale ma non così improbabile. Il giovane neolaureato aveva mandato la sua domanda di messa a disposizione della scuola. I suoi incredibili risultati universitari e la lungimiranza ad inviare la domanda di presentazione gli hanno permesso il ruolo di supplente. “Ho colto un’opportunità. Vorrei entrare nel mondo accademico e oltre all’attività di ricerca mi piacerebbe parallelamente insegnare. Quindi è un’occasione per fare esperienza”. Circondato da un’ambiente familiare già accademico, Andrea ha sin da subito capito quale strada intraprendere dopo la laurea. Il padre è infatti insegnante di sostegno alle scuole medie. La madre invece è docente in ambito universitario, una carriera che Andrea vorrebbe prendere particolarmente ad esempio per il suo percorso lavorativo.
Anche se Andrea torna dopo pochi anni al liceo, questa volta da docente, l’ansia del primo giorno non lo abbandona. Aggravata dal fatto che dovesse fare da supplente in una quinta. Dovendola quindi istruire nel migliore dei modi per farla arrivare preparata alla maturità. “Avevo paura di non riuscire a gestirli e pensavo che magari vedendomi troppo piccolo mi avrebbero rispettato meno. Ma alla fine non è accaduto nulla di tutto questo e tutto è andato per il meglio”.