Roma, protesta contro Green Pass: giornalisti aggrediti dai manifestanti

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Protesta contro Green Pass

Protesta contro Green Pass nella città di Roma. La manifestazione, organizzata dall’estrema destra, è partita da Piazza del Popolo. Si è poi conclusa fuori la sede rai di Viale Mazzini. Durante tale manifestazione è stata aggredito un giornalista di Repubblica.

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Protesta contro Green Pass: giornalista aggredito

Nella giornata di ieri è stata organizzata una manifestazione contro il Green Pass nella città di Roma. La manifestazione è stata organizzata dall’estrema destra per protestare contro il Green Pass. Era iniziata come un sit-in in piazza del popolo, poi si è trasformato in un corteo fino alla sede Rai di viale Mazzini. Si sono verificati alcuni attimi di tensione con alcuni giornalisti. In questi attimi di tensione un giornalista è stato aggredito da alcuni manifestanti. Il giornalista aggredito è Francesco Giovannetti e ha dichiarato: “Ero lì da cinque minuti, ho chiesto ad alcune persone di rispondere a delle domande. Mi hanno chiesto per chi scrivessi e hanno iniziato a criticare Repubblica. Poi un uomo, non so chi fosse o che ruolo avesse, si è girato e mi ha minacciato di tagliarmi la gola.” Il giornalista è stato poi colpito da 5 pugni in faccia.

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Protesta contro Green Pass: ennesima aggressione

Ennesima manifestazione contro il Green Pass, durante la quale, viene aggredito un giornalista. Infatti, sabato la giornalista di Rainews Antonella Alba è stata aggredita. La giornalista è stata aggredita dopo essere stata chiamata “giornalista terrorista”. Le è poi stato strappato il telefonino, che le hanno causato alcune ferite. Fortunatamente l’episodio non ha avuto gravi conseguenze grazie alla presenza delle Forze dell’Ordine prontamente intervenute come sottolineato dal cdr di RaiNews24. Anche alcuni politici hanno espresso solidarietà ai due giornalisti aggrediti. Il ministro della Salute Speranza ha scritto su Facebook: “Ancora una violenta e inaccettabile aggressione. Ai giornalisti coinvolti va la mia piena solidarietà. Dobbiamo dire basta a questi gravi episodi.” Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha commentato: “Sono atti ingiustificabili che offendono l’immagine della scuola. La scuola è un luogo di dialogo, di confronto, di tolleranza.”