Proteste Zaki Pomigliano: davanti al comune di Pomigliano d’Arco oggi l’Associazione pomiglianese di “Città Aperta” ha manifestato. Lo scopo principale è di chiedere giustizia per Giulio Regeni e per l’immediata scarcerazione e la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.
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Proteste Zaki Pomigliano: la manifestazione


La manifestazione davanti al comune di Pomigliano non era la prima organizzata da “Città Aperta” in merito a questi argomenti sociali che vedono protagonisti Patrick Zaki e Giulio Regeni. Si è svolta seguendo tutte le normative di sicurezza previste contro il Covid. Persone distanziate e uno striscione appeso sono stati gli elementi semplici ma essenziali alla base di questa protesta. Abbiamo parlato con uno dei responsabili di “Città Aperta”, il dott. Tommaso Sodano, nonché ex-vicesindaco della città di Napoli.
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Proteste Zaki Pomigliano: le parole di Tommaso Sodano


Salve dott. Sodano. Partiamo con il descrivere cos’è “Città Aperta” e di cosa si occupa.
“Città Aperta è un’associazione che ha inaugurato la propria sede l’8 di novembre. É un’associazione politico-culturale che agisce non solo su Pomigliano, ma su tutta l’area metropolitana. Ci preoccupiamo di tematiche legate all’ambientalismo, alla giustizia sociale e all’antifascismo. Le nostre radici sono di sinistra, ma in ogni caso ci stiamo muovendo e ci muoveremo come associazione politico-culturale.”
Parliamo invece degli avvenimenti di oggi. Perché avete deciso di manifestare?
“Credo che questo sia il terzo o quarto presidio al comune di Pomigliano d’Arco. Il 12 dicembre avevamo già esposto un appello all’amministrazione comunale. Lo scopo è far aderire il Comune alla campagna lanciata dalla famiglia di Regeni e da Amnesty International. Noi tutti chiediamo il richiamo dell’ambasciatore italiano in Egitto e il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki”
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Proteste Zaki Pomigliano: “Vogliamo che la città di Pomigliano si esprima”


Quali risultati pensate di ottenere dopo questa manifestazione?
“Vogliamo che la città di Pomigliano si esprima, perché fino a questo momento non abbiamo avuto ancora risposta. Hanno già aderito città importanti da Milano a Bologna e anche tante altre città della provincia di Napoli. Vogliamo che l’amministrazione scriva al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri per chiedere di aderire a questa campagna. Bisogna premere sul richiamo dell’ambasciatore italiano in Egitto. Questo richiamo può dare un segnale forte al governo egiziano che per ora sembra non voler collaborare in alcun modo. L’intervento del comune sarebbe un elemento per dare forza alle nostre richieste. Riguardo la cittadinanza onoraria a Zaki ci aspettiamo che l’amministrazione pomiglianese si esprima a breve. Speriamo che al prossimo consiglio comunale le nostre richieste siano poste come primarie all’ordine del giorno.”