Putin discorso Occidente, parole forti durante la parata. Il 9 maggio si celebra in Russia l’anniversario della loro indipendenza. È stato durante la parata celebrativa di quest’anno che lo zar ha commentato le azioni belliche ai danni dell’Ucraina.
Putin discorso Occidente: la guerra in Ucraina per il presidente Putin
“Nel dicembre dell’anno scorso abbiamo cercato di aprire un dialogo sincero ma gli altri paesi ma non hanno voluto ascoltarci. Kiev ha creato una minaccia inaccettabile ai nostri confini.” Dopo aver ricordato i 77 anni dell’indipendenza, il presidente russo parla dell’Ucraina. Dopo mesi in cui il presidente russo ha negato le azioni militari e l’invasione in Ucraina, oggi parla per la prima volta degli interventi bellici definendoli come necessari. “Non siamo stato ascoltati. La nostra è stata un’azione preventiva, necessaria e giusta”. Nonostante Putin parli per la prima volta apertamente della guerra in Ucraina, continua a parlare solo dei conflitti circoscritti nel Donbass. “Mi rivolgo alle nostre forze armate e alle milizie del Donbass. Voi combattete per la sicurezza patria e per il futuro, affinché non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti”.
Putin discorso Occidente: la minaccia delle armi nucleari
In copertina: Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky (wikipedia.org)
Putin si è rivolto poi direttamente contro l’Occidente, accusandolo di aver aiutato l’Ucraina ad armarsi, anche a livello nucleare. “Alla fine dello scorso anno l’Occidente stava apertamente preparando un attacco al Donbass e alla Crimea. A Kiev c’erano richieste di armi nucleari che creavano una minaccia inaccettabile proprio al nostro confine. L’Occidente preparava una invasione di nostri territori”. Il presidente russo ha definito le azioni dell’Occidente di queste mesi come immorale. “In Occidente, a quanto pare, hanno deciso di cancellare valori millenari. Tale degrado morale è diventato la base per ciniche falsificazioni della storia della Seconda guerra mondiale, incitando alla russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle vittime, cancellando il coraggio di coloro che hanno ottenuto la vittoria”.
Putin sottolinea ancora come la Russia ormai sia completamente sola e circondata. Una conseguenza che il presidente russo non fa conseguire alle azioni belliche in Ucraina, bensì agli atteggiamenti della Nato e di tutto l’Occidente nei loro confronti. “Non siamo stati ascoltati dalla Nato. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea e’ stata una minaccia ai nostri confini,inammissibile per noi. Il pericolo e’ cresciuto ogni giorno, il nostro e’ stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Infine il discorso si è concluso con un ringraziamento alle truppe. “Compagni, oggi qui, in Piazza Rossa, sono presenti molti soldati, anche coloro che sono tornati direttamente dal Donbass. I nemici della Russia hanno cercato di distruggerci, ma non ci sono riusciti. La grande forza del nostro popolo sta nella grande multietnicità”. Parole intrise di minacce. Il quesito principale è: saranno concretizzate?