Qatargate, crescono le indagini dietro l’Euroscandalo e la lista dei nomi coinvolti. Da venerdì, sono in stato di arresto la ex vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili e il compagno Francesco Giorgi rilascia una confessione agli inquirenti belga. In stato di fermo anche l’ex parlamentare Antonio Panzeri e Niccolo Figà Talamaca. Quali sono le ipotesi e cosa potrebbe ancora nascondersi sotto al tappeto della corruzione?
Qatargate: la confessione di Francesco Giorgi
L’Euroscandalo soprannominato Qatargate si macchia, sempre più, di tinte agghiaccianti. C’è chi definisce i fatti che coinvolgono Panzeri, Kaili e soci come un attacco alla democrazia europea e non solo. Una guerra di corruzione combattute con le armi del denaro. Un giro di contanti del valore di oltre un milione di euro utilizzato per dirottare l’azione di funzionari e parlamentari dell’Eurocamera. Soldi usati per chiudere occhi, muovere mani, cambiare le intenzioni. Francesco Giorgi, compagno della ex vicepresidente del parlamento Ue, assistente parlamentare dell’eurodeputato Cozzolino e collega di Panzeri, avrebbe rilasciato una confessione agli inquirenti belga. L’uomo racconta che avrebbe fatto parte di un’organizzazione utilizzata da Qatar e Marocco al fine di condizionare e manovrare gli affari europei.
Il quotidiano belga Le Soir e La Repubblica, i quali hanno potuto visionare documenti riservati, dichiarano che la parte interpretata da Giorgi in questa pantomima è di gestore dei contanti. L’uomo, insieme a Panzeri e Cozzolino, secondo le sue dichiarazioni, sarebbe stato in contatto con la Dged e con Abderrahim Atmoun, ambasciatore marocchino in Polonia. Il consiglio Europeo annuncia forti ripercussioni e l’indagine sarà serrata. La stessa Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, dichiara che scoprire la verità sarà l’azione necessaria per combattere questo scandalo. Ma i media preannunciano che la lista dei nomi sarebbe molto più lunga.
Ti consigliamo come approfondimento – Scarcerazioni facili, è scontro Bonafede – Di Matteo: la giustizia si piega ai mafiosi?
Qatargate, i nomi coinvolti nell’Euroscandalo
Nella sua confessione, Giorgi avrebbe indicato di sospettare di due persone in particolare: Andrea Cozzolino e Marc Tarabella. Cozzolino avrebbe richiesto l’autosospensione dalla carica per tutelare la sua legittimità e la sua integrità. Un passaggio molto fosco, dal momento che si direbbe innocente. Dopo il ritrovamento degli oltre 750mila € in possesso della coppia Kaili-Giorgi e i 600mila nel residence di Panzeri i dubbi sono aumentati. L’indagine, partita nel 2021, era stata sottostimata, ma dalla Grecia arrivano forti dichiarazioni: coinvolte oltre 60 persone. Tutto sarebbe iniziato con panzer, Giorgi e Cozzolino cercati dallo “Stato del Marocco”. Il gruppo sarebbe stato agganciato da Belharace Mohammed, ufficiale del Dged, servizio segreto marocchino.
I servizi segreti belga, i Vsse dichiarerebbero che si tratti di macchinazione di stato. Insieme agli altri nomi comparirebbero Mansour Yassine, direttore generale del Dged e di Abderrahim Atmoun, diplomatico di base a Varsavia. Due nomi essenziali per l’operazione iniziata da Mohammed. Cozzolino e i suoi avrebbero incontrato più volte, dal 2019, con i restanti complici. Dalle indagini insorgono altri nomi, tra essi Giuseppe Meroni, assistente di Cozzolino, Bin Samikh al Marri, ministro del lavoro del Qatar e ancora molti altri ancora da identificare.