Il rachitismo rappresenta una condizione patologica propria dell’età pediatrica, susseguente a un deficit di vitamina D o calcio, in grado di condurre a ridotto accrescimento staturale. Le manifestazioni principali del rachitismo comprendono alterazioni scheletriche, deformità a carico degli arti inferiori, dolori ossei e tendinei, ritardo nella crescita e ascessi dentali.
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Rachitismo: i sintomi
La crescita normale dell’osso dipende altamente dai livelli adeguati del siero di vitamina D, così l’insufficienza o la carenza di questa vitamina è collegata allo sviluppo dei sintomi e della deformità osteomuscolari in bambini, compreso il rachitismo.
I primi segni clinici della malattia compaiono durante il primo o secondo anno di vita. Questi si manifestano con indebolimento osseo dell’occipitale e delle parietali (craniotabe) craniche; accentuazione delle bozze frontali; rosario rachitico (aumento delle giunzioni condrocostali); petto carenato (petto proiettato in avanti). Con l’avanzare dell’età compaiono ingrossamenti delle metafisi delle ossa lunghe (polsi e caviglie); e con l’aumento delle sollecitazioni sugli arti inferiori si manifesta varismo accentuato (incurvamento delle diafisi di femori, tibie e peroni). Ma non solo. Spesso i bambini ritardano ad alzarsi in piedi e si affaticano facilmente. Inoltre sono soggetti a raffreddori e influenze; la deformazione della cassa toracica rende difficile la respirazione, con conseguenti infiammazioni (bronchite, broncopolmonite). Il primo sintomo spesso lo si vede nella cute che risulta essere molto delicata. Se vi si passa sopra con un dito compaiono strisce rosse (dermografismo rosso).