Raffaele La Capria morto, un lutto immenso per il napoletano. Scompare a Roma, all’età di 99 anni, il premio strega di “Feriti a morte”. Scompare uno scrittore che con la sua penna raccontò Napoli al mondo in ogni suo testo. Scompare uno degli scrittori più illustri del ‘900, un napoletano che ha amato la sua città fino all’ultima parola scritta. L’uomo che dipinse Napoli e una generazione con una penna tra le mani non c’è più, un lutto per una città, un lutto per un popolo intero. Addio Raffaele, da un napoletano che scrive.
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Raffaele La Capria morto: chi era lo scrittore napoletano
Raffaele La Capria è morto oggi, a Roma, all’età di 99 anni. Ma chi era Raffaele La Capria e perché la sua morte ha scosso così tanto una città intera? La Capria ha rappresentato una delle firme storiche dell’Italia di tutto il ‘900. Con la sua morte scompare un pezzo di storia della scrittura italiana del secolo scorso. Inoltre, per il popolo napoletano, scompare quello scrittore che dipinse la città e la generazione del 1961 con una penna. Una descrizione così sublime che gli permise di vincere il premio strega con “Ferito a Morte”. Un racconto della città e del suo popolo tra sbalzi temporali che attraversavano un decennio intero. Ma il premio Strega non è l’unico riconoscimento ottenuto da La Capria nel corso della sua carriera.
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Raffaele La Capria morto: le sue opere e i premi che lo raccontano
Se il Premio Strega vinto da Raffaele La Capria nel 1961 con “Feriti a Morte” non bastasse per rendere l’idea dello scrittore, elenchiamo allora gli altri riconoscimenti che ha ricevuto. Nel 2001 Raffaele La Capria riceve il Premio Campiello per la sua carriera da scrittore. L’anno dopo, nel 2002, il Premio Chiara. Si passa poi al 2005 quando riceve il Premio Viareggio per la raccolta di scritti intitolata “L’estro quotidiano”. Infine, nel 2011 e nel 2012, vince rispettivamente i premi Alabarda d‘oro e Premio Brancati. Ciò che rende unico lo scrittore sono però i suoi testi. Capaci di raccontare vizi e virtù di una città intera.