Ragazza cade muro e muore. Una fine secca per la vita di una 30enne di Sassari, che era uscita con gli amici per divertirsi. La tragedia è avvenuta nella notte tra sabato e domenica, ma il cadavere è stato ritrovato ore dopo. Presumibilmente, la giovane donna si è addormentata sul quel muro, ma non è ancora chiaro se è caduta sola o se è stata spinta da qualcuno. Le indagini sono tra le mani della Procura sarda.
Predda Niedda, zona industriale e periferica di Sassari. È la notte tra sabato 26 e domenica 27 febbraio. Carla Lallai, donna di 29 anni, ha affittato il capannone di un ex locale per passare la serata in compagnia di amici. La festa dura per tutta la notte e Carlita – così veniva chiamata dai più intimi – arriva al punto in cui è troppo faticoso persino tenere gli occhi aperti. Si dirige così verso un muro, più precisamente il parapetto del parcheggio al primo piano. Si appoggia e si addormenta di colpo, le palpebre appesantite dalla stanchezza di un’intera serata trascorsa a divertirsi. Nella tarda mattinata della domenica, quindi ore dopo, i suoi amici si accorgono della sua mancanza. Tornano quindi nei pressi del locale per cercarla. Si avvicinano al parapetto e trovano il suo cellulare poggiato su di esso. Poi si sporgono al di là del muro e lì vedono l’orrore: il suo corpo in mezzo alla strada. Corrono da lei, ma non c’è più nulla da fare.
Ragazza cade muro e muore: perdita di equilibrio o omicidio?
Il caso di Carlita è finita tra le mani della Procura sarda, che ha già disposto l’autopsia sulla salma della giovane donna. I Carabinieri, giunti sul posto, stanno indagando per rispondere a un’assillante domanda. Perché gli amici della vittima hanno impiegato così tanto tempo per accorgersi della sua assenza? Che si sia trattato di una disattenzione non è da escludere, ma non è da accantonare neanche un’ipotesi più macabra. Carla potrebbe essere stata spinta di sotto? C’è qualcuno che ha allungato le mani per farla precipitare da un’altezza di 13 metri?
Secondo cadavere in una settimana: la Sardegna dipinta di rosso
Quello di Carla è il secondo cadavere ritrovato in terre sarde nel giro di appena una settimana. Giorni fa, infatti, un giovane uomo ha scoperto il corpo privo di vita di suo nonno nella sua abitazione a Oristano. La pelle dell’anziano era coperta di tumefazioni e immersa nel sangue fuoriuscito dalle ferite. La casa, messa a soqquadro, sembra confermare l’ipotesi dell’intrusione di ladri e della ribellione del proprietario, morto poi in camera da letto. Resta da capire quale sia l’identità di chi si è introdotto tra quelle mura. A causa di un incidente passato, è possibile che la vittima conoscesse i suoi assassini.