Ragazza morta machete: una ragazza di 17 anni è stata uccisa dal suo ex compagno con un machete. L’assassino della giovane è un cinquantenne che la ragazza aveva deciso di lasciare. La vittima è stata uccisa in una caserma di Polizia, dove si era nascosta dall’uomo violento. Il 50enne era già noto alle Forze dell’Ordine per diversi precedenti penali.
Ragazza morta machete: uccisa in una caserma di Polizia
Un terribile assassinio ha sconvolto una comunità cubana a circa 500 kilometri da L’Avana. Una giovane di 17 anni è stata brutalmente assassinata dal suo ex compagno di 50 anni. La vittima diciassettenne si chiamava Leidy Bacallao. La giovane ragazza è stata uccisa a colpi di machete in una caserma di Polizia. Si, avete letto bene n una caserma di Polizia. La giovane diciasettenne si era rifugiata in caserma per fuggire alla violenza dell’uomo, ma non è bastato. Infatti, all’alba di sabato 4 febbraio la ragazza è stata raggiunta in caserma dal suo ex compagno e, dopo una lite, è stata assassinata con il machete. Il tragico episodio è avvenuto nella città di Nuevitas, nella provincia centrale di Camagüey, a circa 500 km a est dell’Avana.
Alla crudeltà dell’aggressione e agli oltre 30 anni di differenza tra il presunto killer e la sua vittima, si aggiunge il fatto che il reato sia avvenuta in una stazione di Polizia. L’aggressore si chiama Elesvan Hidalgo, un uomo col quale Leidy aveva avuto una relazione che aveva deciso di interrompere. Si era recata in commissariato dopo essere andata via da una festa sabato sera dove lui l’aveva molestata. Ma non è finita lì. Infatti, il cinquantenne l’ha seguita armato di machete e dopo una lite l’ha colpita. In un comunicato ufficiale del Ministero dell’Interno si legge: “Un individuo di 50 anni, con un comportamento sociale deprecabile e molteplici precedenti penali, ha ucciso con l’uso di armi da taglio la sua ex compagna di 17 anni, che cercava rifugio in una caserma della Polizia”.
Ragazza morta machete: inefficienza della Polizia?
La BBC Mundo ha parlato con il giornalista indipendente locale José Luis Tan, che ha raccolto informazioni su quanto accaduto. Il giornalista ha dichiarato: “L’esatta descrizione dei fatti è ancora sconosciuta. Ma sappiamo che l’uomo è entrato in questura, ha portato fuori la vittima e ha commesso il femminicidio”. L’omicidio ha suscitato un ondata di proteste che si sono espresse soprattutto sui social e nei portali indipendenti. In particolare, si denuncia l’inefficienza della Polizia, l’assenza di protocolli di emergenza e di leggi specifiche per casi simili. E ci si chiede come sia possibile che l’uomo sia riuscito ad arrivare ad uccidere la ragazza se era in una caserma. Le indagini sono in corso. La piattaforma femminista cubana “Yo si te creo” ha chiesto alle autorità azioni immediate contro i femminicidi a Cuba. All’appello si è unito anche l’osservatorio sulle questioni di genere a Cuba “Alas Tensas”.