Rave party Modena il primo sotto il governo Meloni si conclude con lo sgombero del capannone e l’identificazione di oltre 1300 partecipanti. Il Cdm ha annunciato un inasprimento delle misure contro i raduni abusivi.
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Rave party Modena, sgomberato il raduno abusivo: l’esulto di Salvini
Si conclude con lo sgombero dalla zona occupata il primo rave party organizzato sotto il nuovo Governo di Giorgia Meloni. Il capannone che conteneva migliaia di giovani radunatisi per il rave party di Halloween è stato sgomberato in poche ore. Esulta il ministro Matteo Salvini con un post su Twitter. “Basta rave party illegali, delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate: ora si cambia! Complimenti al ministro Piantedosi, avanti così. Parlamentari Pd difendono i Rave Party illegali e si preoccupano per il ritorno alla legalità. Siamo su Scherzi a parte?”.
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Rave party Modena, parla una dei partecipanti
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Rave party Modena, la stretta del nuovo Governo ai raduni non organizzati
Lo sgombero della festa a Modena fa parte nelle nuove misure di sicurezza. Regole inasprite in particolare nei confronti dei raduni non autorizzati e dei suoi organizzatori. Lo scopo si legge nella nuova direttiva è quello di evitare “un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”. Oltre allo sgombero della zona occupata si procederà alla confisca degli oggetti utilizzati. Da un punto di vista penale si rischia una reclusione da 3 a 6 anni e multe dai mille ai 10mila euro. In molti sui social hanno criticato le priorità del nuovo Governo che ha preferito sgomberare il raveparty a Modena anziché concentrarsi sulla manifestazione a Predappio. Sono stati infatti oltre 2mila i nostalgici fascisti che si sono radunati per celebrare il centenario della Marcia su Roma.