Recovery plan Italia Viva – Nella notte tra martedì e mercoledì, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Recovery plan. Le ministre di Italia Viva, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, si sono astenute dal voto. Intorno alle 17:30, arriverà la decisione di Matteo Renzi sul ritiro dal Governo. Per le 20:30 è stata fissata la riunione del Consiglio dei Ministri sul decreto Covid e sulla proroga dello stato di emergenza.
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Recovery plan Italia Viva: ecco cosa prevede il piano approvato
Recovery plan Italia Viva – Il piano approvato dal Governo, e sul quale Italia viva si è astenuto, prevede degli obiettivi specifici. Per quanto riguarda la digitalizzazione, lo scopo è garantire servizi per la cittadinanza più veloci e più sicuri. Nel sistema produttivo, si punterà allo sviluppo di reti ultraveloci in fibra ottica e al 5G. Con larivoluzioneverde, si ridurranno le emissioni, aumenteranno i rimboschimenti e migliorerà l’efficienza energetica. Si investirà nelle infrastrutture e sull’alta velocità, con dei progetti rivolti al meridione. Per l’istruzione sono stati stanziati 28,5 miliardi di euro, mentre sono 27,26 quelli destinati a favore donne e delle categorie discriminate. Incremento di infrastrutture previsto anche per la salute dei disabili e per l’assistenza medica in prossimità delle abitazioni dei cittadini.
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Recovery plan Italia Viva – Renzi mette Conte alle strette: Italia tra due fuochi?
Recovery plan Italia Viva – Matteo Renzi lo aveva annunciato: per l’approvazione del Recovery plan, Italia Viva si sarebbe astenuta. E così è accaduto nell’ultimo Consiglio dei Ministri. Teresa Bellanova ed Elena Bonetti hanno definito quella di Conte come “un’incomprensibile rinuncia al fondo salva-stati”. La decisione definitiva di Renzi arriverà questo pomeriggio, intorno alle 17:30, durante la conferenza stampa alla Camera.
Conte ha dichiarato che sarebbe impossibile creare un nuovo Governo con la presenza di Italia viva nell’esecutivo. Matteo Renzi si difende, dichiarando a Skytg24, “Se il presidente del Consiglio è convinto di avere i numeri, va bene così. Si chiama ‘democrazia parlamentare’ e noi si va all’opposizione”. Sulla divisione si è espressa anche Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia. Ha affermando che “migliaia di imprese hanno già chiuso. Centinaia di migliaia di persone stanno perdendo il lavoro. E l’Italia è ostaggio di una faida tra Renzi che ha un partito che vale poco più del 2% e Conte che neanche ce l’ha un partito”.