Il reddito di cittadinanza spegne la sua prima candelina, avviandosi a entrare nella sua seconda fase. Però prima facciamo un passo indietro, e spieghiamo nel dettaglio cosa è il reddito di cittadinanza. È un sostegno rivolto alle famiglie italiane con gravi difficoltà economiche, senza occupazione e che hanno un reddito inferiore alla soglia di povertà. Una volta accettata la domanda da parte dell’INPS il fruitore è obbligato a sottoscrivere
un “patto per il lavoro” e dare un’immediata disponibilità agli impieghi proposti con l’obbligo di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro presentate dai Navigator.
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Reddito di cittadinanza, al via la seconda fase. Parola chiave: digitalizzazione!
Come stabilito dal decreto ministeriale n. 108/2019, ci saranno due piattaforme informatiche gestite dall’ANPAL (Agenzia nazionale per le politiche attive):
– Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, che servirà per l’interazione tra tutti i centri dell’impiego;
– Sistema informativo unitario dei servizi sociali, per la coordinazione tra i vari comuni.
Queste due piattaforme lavoreranno in sinergia per impiegare più persone possibili.
Inoltre l’Inps metterà a disposizione una banca dati con gli attuali usufruitori del sostegno, inserendo oltre i dati identificativi anche la propria condizione economica. Infine dal 6 marzo 2020 è possibile effettuare la domanda in modalità telematica.
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Reddito di cittadinanza, le novità: Le app per trovare e offrire lavoro
“Domanda e Offerta di Lavoro” messa a disposizione dall’Anpal a cittadini e aziende; qui cittadini, aziende, società per l’impiego e agenzie interinali faranno convergere le domande e le offerte di lavoro.
Poi c’è “Reddito di cittadinanza”, sviluppata dalla Apple Developer Academy. Quest’app mira a far conoscere in anticipo, con pochi passaggi, l’ammontare del reddito di cittadinanza.
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L’Inps risponde
Il reddito di cittadinanza compie un anno e si avvicina la scadenza dei 18 mesi per chi usufruisce di tale sostegno. Adesso cosa accadrà?
“Il reddito di cittadinanza può essere rinnovato per un periodo pari alla sua durata massima (18 mesi). Prima dell’eventuale rinnovo, è prevista però la sospensione di un mese nell’erogazione della prestazione. La sospensione non opera invece nel caso della pensione di cittadinanza
Sarà possibile richiederlo ancora?
“I percettori di reddito di cittadinanza potranno presentare una nuova domanda a partire dal mese successivo a quello della naturale scadenza del beneficio.”
Siamo entrati nella seconda fase del reddito di cittadinanza. Quali sono le sostanziali novità alle quali si andrà incontro?
“La seconda fase, cosiddetta digitale, è gestita dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali che, sulla base alla caratteristiche socio-economiche e anagrafiche del nucleo percettore, affida i beneficiari di RdC ai Comuni o ai Centri per l’impiego (articoli 4 e 6 della legge n. 26/2019).
Sono invece esclusi dalla presa in carico i nuclei che beneficiano della pensione di cittadinanza e quelli che rientrano negli altri casi previsti dalla legge (articolo 4).
Il mancato rispetto degli obblighi previsti dai patti per l’inclusione (con i Comuni) e dai patti per il lavoro (con i Centri per l’impiego) determina la decurtazione o la decadenza dalla prestazione (articolo 7).”