A quasi 3 mesi dalla chiusura delle regioni per il Coronavirus, si comincia a discutere di una riapertura. La data prefissata per un’eventuale via libera tra confini è il 3 giugno, ma prendendo le dovute precauzioni. Verranno valutati alcuni specifici parametri, per stabilire il livello di rischio delle regioni, e verranno probabilmente aperti i confini solo tra quelle allo stesso livello di rischio. La priorità – come ribadito dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia – è monitorare costantemente la situazione in modo da “Intervenire tempestivamente” in caso di emergenza.
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Regioni: come verrà valutato il “rischio”?


Monitoraggio del virus: i 21 indicatori di controllo
- Capacità di monitoraggio, con la comunicazione dei dati relativi a: numero di casi sintomatici; ricoverati in ospedale; ricoverati in terapia intensiva; rapporto tra il numero dei casi con comune di domicilio e numero dei casi totali; numero delle liste di controllo somministrate a cadenza settimanale nelle strutture sociosanitarie e le eventuali criticità riscontrate;
- Capacità di accertamento diagnostico e gestione dei contatti, con la comunicazione dei dati seguenti: le percentuali di tamponi positivi; l’intervallo di tempo trascorso tra l’inizio dei sintomi e la data effettiva della diagnosi; l’intervallo di tempo tra l’inizio della sintomatologia e la data di isolamento; il numero e la tipologia delle figure professionali impiegate nei servizi territoriali di tracciamento del contagio, di attività di prelievo, del monitoraggio dei contatti stretti, dei soggetti in quarantena e in isolamento; numero dei casi positivi confermati nella regione rispetto al totale di nuovi casi confermati;
- Stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari, con la comunicazione dei dati relativi a: quantità di casi registrati dalla Protezione Civile negli ultimi 14 giorni; Rt, parametro statistico medio sull’indice di contagiosità del virus nel tempo; numero dei casi registrati dalla sorveglianza sentinella COVID-net; numero dei casi per data di diagnosi e inizio registrati dalla sorveglianza integrata Covid-19 per giorno; numero dei nuovi focolai di trasmissione e numero dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione; quantità di accessi al pronto soccorso con classificazione ICD-9 e sintomatologia riconducibile al Covid-19; tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto Area Medica totali per pazienti Covid.