Regioni e spostamenti, è corsa al 3 giugno: sarà riapertura definitiva?

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regioni coronavirus, stato di emergenza

A quasi 3 mesi dalla chiusura delle regioni per il Coronavirus, si comincia a discutere di una riapertura. La data prefissata per un’eventuale via libera tra confini è il 3 giugno, ma prendendo le dovute precauzioni. Verranno valutati alcuni specifici parametri, per stabilire il livello di rischio delle regioni, e verranno probabilmente aperti i confini solo tra quelle allo stesso livello di rischio. La priorità – come ribadito dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia – è monitorare costantemente la situazione in modo da “Intervenire tempestivamente” in caso di emergenza.

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Regioni: come verrà valutato il “rischio”?

immuni regioniL’attuale normativa in vigore prevede un’apertura delle regioni italiane il 3 giugno, ma è probabile che lo sblocco non sarà nazionale. A decidere le sorti dei confini sarà il livello di “rischio”, che potrà essere definito come “basso”, “medio” o “alto”. L’assegnazione di un determinato livello si prefigurerà attraverso l’applicazione di 21 indicatori di controllo, prestabiliti dal Ministero della Salute. I dati più importanti dovranno essere comunicati dalle regioni a cadenza settimanale, ogni venerdì. Cruciale per il monitoraggio sarà dunque il report di venerdì 29 maggio 2020. Se i dati di tutte le regioni saranno positivi, il 3 giugno ci si potrà spostare in tutta Italia.

Monitoraggio del virus: i 21 indicatori di controllo

Covid-19 regioniI 21 indicatori di controllo decisivi sulla questione “riapertura” constano in una serie di parametri che – valutati accuratamente – daranno indicazioni precise su come agire. Nello specifico gli indicatori dovranno soddisfare i seguenti 3 requisiti:

  • Capacità di monitoraggio, con la comunicazione dei dati relativi a: numero di casi sintomatici; ricoverati in ospedale; ricoverati in terapia intensiva; rapporto tra il numero dei casi con comune di domicilio e numero dei casi totali; numero delle liste di controllo somministrate a cadenza settimanale nelle strutture sociosanitarie e le eventuali criticità riscontrate;
  • Capacità di accertamento diagnostico e gestione dei contatti, con la comunicazione dei dati seguenti: le percentuali di tamponi positivi; l’intervallo di tempo trascorso tra l’inizio dei sintomi e la data effettiva della diagnosi; l’intervallo di tempo tra l’inizio della sintomatologia e la data di isolamento; il numero e la tipologia delle figure professionali impiegate nei servizi territoriali di tracciamento del contagio, di attività di prelievo, del monitoraggio dei contatti stretti, dei soggetti in quarantena e in isolamento; numero dei casi positivi confermati nella regione rispetto al totale di nuovi casi confermati;
  • Stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari, con la comunicazione dei dati relativi a: quantità di casi registrati dalla Protezione Civile negli ultimi 14 giorni; Rt, parametro statistico medio sull’indice di contagiosità del virus nel tempo; numero dei casi registrati dalla sorveglianza sentinella COVID-net; numero dei casi per data di diagnosi e inizio registrati dalla sorveglianza integrata Covid-19 per giorno; numero dei nuovi focolai di trasmissione e numero dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione; quantità di accessi al pronto soccorso con classificazione ICD-9 e sintomatologia riconducibile al Covid-19; tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto Area Medica totali per pazienti Covid.
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Covid-19: i dati attuali

tasse regioniAttualmente, le regioni italiane non hanno un livello di rischio omogeneo. Quasi tutte le regioni rientrano infatti nel profilo “basso”, fatta eccezione per Lombardia e Piemonte. È probabile dunque che per queste ultime due, e forse anche per l’Emilia Romagna, la riapertura slitti di almeno una o due settimane. Bisogna in ogni caso sottolineare che il provvedimento in vigore delega il completo potere decisionale ai governi regionali. Saranno questi ultimi ad approvare definitivamente o ritardare il via libera alla circolazione.

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