Regioni zona gialla, dovrebbe finalmente schiarirsi il colore in gran parte dello Stivale. Per la conferma bisognerà attendere il solito venerdì. Tuttavia trapelano già delle informazioni a riguardo. Ipotesi che possono essere supportate dai dati. Ovvero il principale parametro che detta le colorazioni, l’indice Rt ed il rischio contagio. Stando quindi all’analisi della curva del contagio calcolata dai suddetti parametri, è possibile già fare delle ipotesi. Molte le Regioni che dovrebbero diventare gialle. Più facile elencare quelle che in fascia arancione. Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Toscana. Soltanto tre invece a rischio zona rossa. Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta.
Regioni zona gialla: Come cambiano i colori dal 26 aprile
Bisognerà attendere la giornata di venerdì per avere la conferma del cambio di colorazione. Tuttavia, stando alla curva dei contagi, si possono già fare delle ipotesi. La base del cambiamento sarà infatti dettata dagli indici Rt e dal rischio di contagio nelle varie Regioni. Sono attualmente 17 le regioni in zona arancione, oltre alle province autonome di Trento e di Bolzano. In zona rossa invece se ne contano soltanto 3. Dal 26 aprile tuttavia, con il rientro in zona gialla, questi dati potrebbero cambiare notevolmente. Diventerebbero infatti soltanto 5 le Regioni in zona arancione, mentre rimarrebbero in 3 nella zona rossa. Tra gli arancioni troviamo: Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Toscana. Tra quelle in zona rossa invece: Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta. Per tutto il resto d’Italia, comprese le due provincie autonome, si dovrebbe prospettare il rientro in zona gialla.
Regioni zona gialla: Cosa si potrà fare e quali attività potranno riaprire
Si potrebbe quasi definire come un premio quello del passaggio in zona gialla. Di fatto ciò comporterebbe la riapertura per molte attività. Potranno essere aperti infatti i ristoranti sia a pranzo che a cena (solo in caso di posti all’aperto). Discorso simile per teatri, cinema e sale evento. Questi dovranno rispettare però il 50% di capienza (con un massimo di 500 persone al coperto e di 1000 all’aperto). Ripartirà anche lo sport. Con gli stadi che potranno ospitare fino al 25% della loro capienza. Anche in questo caso però vi sarà il limite di 500 posti per il coperto e 1000 per lo scoperto. Così come sarà possibile nuovamente riprendere gli sport di contatto. Bisognerà attendere ancora invece, seppur esclusiva delle zone gialle, per piscine e palestre. Le prime ripartiranno dal 15 maggio, le seconde dal 1 giugno. Maggiore l’attesa per fiere (15 giugno), congressi e centri termali (1 luglio).